Purtroppo gli è successo qualcosa di grave.

Giacomo Buzzoni (in arte Signor Giacomo) è una delle personalità più interessanti per quanto riguarda le discussioni sul cinema nel web. Il suo canale di YouTube è stato abbandonato da tempo, tuttavia egli continua ad essere molto apprezzato sul web per le sue argomentazioni sia nei social che nelle puntate di “Facce di Nerd” (format di cui abbiamo parlato in questo articolo).

Negli ultimi giorni tuttavia egli ha portato sui social un’esperienza molto negativa riguardante l’ultimo comizio della Lega avvenuto a Piazza Duomo. Giacomo Buzzoni ha infatti voluto denunciare sui social un episodio fascista di cui una persona è stata vittima. Giacomo Buzzoni ha infatti contribuito a fare arrivare questo messaggio a molte più persone, sfruttando in maniera positiva il ruolo dell’influencer per cercare di fare aprire gli occhi su eventi che stanno colpendo il nostro paese insieme ad altri influencer che sono decisi nello stesso modo sui social. Questo dice il messaggio:

“Torno ora da Piazza Duomo dove oggi si teneva il comizio della Lega. Io non condivido la politica leghista ed anzi non concepisco come li si possa votare. Preoccupato dalla piega che sta prendendo il nostro Paese in questo ultimo periodo decido di andare a vedere di persona. Arrivo in piazza, noto un dispiegamento enorme di forze dell’ordine, forse sono finiti qui tutti i nuovi militari assunti dal Ministro? C’è tanta gente, tanta ma non moltissima, molto meno rispetto a quanto mi aspettavo dalla portata dell’evento. Di milanesi un numero piuttosto ridotto, mescolandomi alla folla chiacchiero con persone provenienti da tutta Italia, alcune delle quali affermano di aver avuto i trasporti pagati per venire a far numero (pagati con parte dei 49 milioni?).

Ci sono un po’ di persone in evidente stato di alterazione, tante bottiglie di birra per terra e nei cestini, pronti a far polemica con chi non la pensi come loro. Sono li da 10 minuti e vedo due signore che portano un cartello con la scritta “Milano diversa, città aperta“. Nulla di offensivo, non compare nessuna allusione al Ministro eppure dopo poco vengono circondate da un gruppetto di signori. Uno di questi rompe una delle aste del cartello, un altro (che puzzava parecchio di birra) si rivolge loro come “puttane” e le invita ad andare via. Un terzo prova a spingerle ai margini della piazza, da notare che si trovavano a circa 150 metri o più dal palco. A quel punto mi sento di intervenire, non potevo stare a guardare.

Faccio notare a queste persone come le loro intimazioni vadano contro alla libertà di espressione, specialmente perché il messaggio non conteneva alcun insulto o polemica di alcun genere. Al mio affermare “Siamo in democrazia, non vedo che fastidio dia il cartello“, uno di questi signori mi risponde “Ma quale democrazia?“. Vengo preso a parole anche io e mi intimano di andare a provocare altrove. Guardandomi intorno vedo un clima pesante, regna l’ignoranza, vincono le frasi fatte ed i bei discorsi patriottici che di patriottico non hanno nulla (non erano loro a pulirsi il culo con il tricolore?).

Sono preoccupato, il fascismo è ormai stato sdoganato, molti dei sostenitori della Lega auspicano un ritorno alla dittatura (leggi sopra “Ma quale democrazia”). Per tutti coloro che dicono che gli episodi razzisti accadevano anche prima rispondo che almeno prima erano condannati e perseguiti… ed ora è la normalità. E’ ora di dire basta e di manifestare contro tutto questo, non si può più aspettare o saremo costretti a rivivere la storia.”

Questa è un’altra testimonianza di come ci siano sul web delle persone che inducano alla sensibilizzazione, in barba a tutti i pregiudizi che avvengono fuori da Internet (parleremo presto dell’ultima puntata di “Ciao Darwin“). Voi siete d’accordo invece con questo modo di utilizzare tale strumento?

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