La situazione si fa molto scottante.

Ultimamente in Russia tantissimi manifestanti stanno facendo proteste nelle strade chiedendo l’ammissione nelle liste elettorali per le elezioni locali dei candidati di opposizione, in modo da poter intervenire meglio nelle condizioni della loro patria.

Secondo il suo portavoce, Vladimir Putin ha trovato le proteste insignificanti ed è per questo motivo che non se ne è mai occupato, sostenendo che si sta parlando di una cosa legata principalmente alla polizia e non è quindi un affare di stato.

Tuttavia sembra che quello che abbia detto il presidente sia semplicemente una recitazione fatta per proteggere la sua immagine, perché nel frattempo la Roskomnadzor, l’agenzia statale che si occupa delle telecomunicazioni, ha ordinato a Google di rimuovere le pubblicità di YouTube che informano delle proteste pacifiche dei manifestanti.

L’agenzia ha aggiunto che se YouTube non interverrà immediatamente, la sua attività verrà considerata come il tentativo ostile di intromettersi nelle elezioni che si svolgeranno a Mosca l’8 settembre per eleggere la Duma della città e di conseguenza un’interferenza di stato.

Google non ha ancora risposto pubblicamente a questa richiesta, ma conoscendo il modo in cui agisce probabilmente non interverrà, anche se in tal caso la reazione della Roskomnadzor potrebbe essere molto violenta dato che ha già provato a bloccare altre applicazioni come Telegram, Snapchat e Tinder.

 

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