La Rai continua a puntare sugli artisti del web.

Era il 20 Dicembre del 2018 quando venne pubblicato sul canale YouTube della Rai “Natale a Roccaraso”, il mediometraggio con protagonisti Andrea Panciroli (in arte il Pancio) ed Enzo Biasi (in arte Enzuccio) che voleva essere un omaggio ai cinepanettoni. Questa iniziativa (che abbiamo recensito qui) è stata un successo: le visualizzazioni infatti sono arrivate a circa un milione e 878.000.

Non ci sorprende quindi che il celebre duo e la Rai siano tornati alla carica con “Riccione – Il Film”, mediometraggio che vede ancora una volta la partecipazione di webstar come Shade, i Pampers, Ludovica Pagani e gli Autogol. Il film, pubblicato su YouTube il 23 Luglio, vede anche le amichevoli partecipazioni di Enzo Salvi e Maurizio Merluzzo (quest’ultimo è la voce fuori campo che narra il significato del mediometraggio). La sceneggiatura è scritta Emanuele Pantano, Federica D’ignoti e Andrea Panciroli, mentre la regia viene affidata a Giorgio Romano.

La trama del film, a differenza di “Natale a Roccaraso” non segue una linea narrativa precisa, ma è un’insieme di storie con diversi personaggi, tutti accomunati da una singola banconota firmata da una donna che, tramite il suo numero di telefono, ha cercato di conquistare un uomo. La banconota ha fatto il giro dell’Italia e finisce nelle mani di ogni personaggio protagonista di una storia.

Riccione YouTube
(Shade in una scena del film)

La regia di Giorgio Romano possiede alcuni movimenti da macchina da presa molto interessanti, mentre le inquadrature geometriche superano parecchio gli standard a cui il web spesso abitua il pubblico nei suoi prodotti commerciali. La cosa che tuttavia colpisce di più sul campo di visivo è la fotografia Giuseppe Romanelli, che è davvero molto pulita e riesce a trascinare tranquillamente lo spettatore nelle atmosfere estive.

“Le atmosfere estive” sono proprio le parole giuste per descrivere il cortometraggio, perché si vede molto che esso vuole essere un gigantesco omaggio alla saga di “Sapore di Mare”, di cui il primo capitolo è considerata una delle più grandi opere di Carlo Vanzina. Tuttavia esso prende in prestito il classico solamente attraverso la struttura narrativa e le atmosfere estive, perché in tutte le battute lo stile ricalca fortemente quello del duo comico Il Pancio ed Enzuccio.

Per quanto si avverta estremamente la base fornita dal duo comico in tutto il lavoro, quest’ultimo non può fare a meno di essere influenzato dalla presenza delle altre webstar, la cui ognuna di essa ha voluto mettere del suo, rendendo più vari i tipi di comicità che si adattano bene alle storie profondamente demenziali del prodotto. La figura migliore in questo caso la fanno Shade (che ha anche il pregio di avere il momento più inaspettato di tutto il mediometraggio) ed i Pampers.

Il Pancio Enzuccio Riccione
(Andrea Pisani, uno dei Pampers, in una scena del film)

Il punto debole di questo mediometraggio tuttavia è il fatto che nella sostanza è semplicemente un’insieme di gag che però non riescono ad avere un giusto filo a cui unirsi, nonostante il pretesto alla base sia una cosa del tutto originale. Questo perché i comici si sono concentrati molto sulla demenzialità del prodotto senza però collegarli bene con il messaggio che si vuole trasmettere che è si evidenziato dagli ottimi monologhi recitati da Maurizio Merluzzo, ma che allo stesso tempo è talmente sconnesso che sembra provenire da un altro film.

Tuttavia, per quanto questo difetto incrini non di poco il risultato finale, l’opera si salva proprio attraverso le gag che possono essere considerate divertenti dagli spettatori che vogliano rilassarsi puntando ad un prodotto che cerca semplicemente di far ridere senza troppi pensieri, soprattutto grazie agli attori scelti che il più delle volte dimostrano di essere professionali e di impegnarsi il più possibile, dando un tocco di simpatia ai personaggi più di quanto la sceneggiatura abbia deciso di fare.

“Riccione – Il Film” in soli due giorni ha superato le 800.000 visualizzazioni ed è ancora primo nelle tendenze di YouTube. Tutto ciò è segno che la gente cerca le collaborazioni tra gli studi televisivi e le varie piattaforme del web e che è pronta a vedere qualunque cosa purché abbia degli elementi nuovi che vengano da delle menti che cercano davvero di creare qualcosa di unico.

 

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