Il trionfo totale di Michael Righini e di Matteo Carbone.
L’ultima puntata di “Mio Fratello è Scemo” (che abbiamo recensito in questo articolo) è stata qualcosa di speciale: si trattava infatti di un gigantesco trailer per un evento che vedrà il cast incontrare i fan al cinema, ma ciò non ha comunque impedito al pubblico di apprezzare molto sia l’iniziativa che il video stesso. La puntata tuttavia, pur essendo una delle migliori della webserie, nelle origini dei suoi autori non era altro che un riempitivo affinché i loro iscritti attendessero, perché l’episodio successivo avrebbe finalmente fatto cifra tonda e bisognava festeggiare sul serio la cosa.
La webserie, creata sia da Matteo Carbone che da Michael Righini (quest’ultimo si occupa anche della regia), si presenta con questa trama: “Michael (interpretato da Michael Righini) convive da tempo con suo fratello minore Matt (interpretato da Matteo Carbone), ma quest’ultimo si prende sempre diverse libertà tra sesso con prostitute, spaccio di droga e attività da criminale che per lui sono attività normalissime. Michael quindi è disperato perché mentre sta cercando di vivere la sua vita in santa pace insieme alla sua ragazza (interpretata da Elisa Marchisoni) suo fratello riesce a renderla un vero e proprio inferno nonostante ci metta tutto l’affetto possibile. Riuscirà Michael a resistere? Perché più passa il tempo più diventa disperato…”
La decima puntata avrebbe segnato quindi qualcosa di importante per il progetto di Michael e Matt e loro, prima della sua uscita, hanno dichiarato che avrebbero fatto qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato e che avrebbe portato il loro prodotto a dei punti davvero alti (la puntata infatti dura 20 minuti, un vero e proprio record). Sarà andata veramente così? Scopriamolo.
Dal punto di vista visivo la puntata è uno spettacolo: stavolta la regia di Michael Righini e di Enrico Vezzù non punta ad essere un video fatto bene, ma cerca di superare le barriere del web trovando dei guizzi che si avvicinano moltissimo a quelli di una serie tv ad alto budget. Si nota infatti l’utilizzo di un’attrezzatura molto più complessa e delle inquadrature che distruggono l’amatorialità e toccano anche la qualità filmica in certi momenti, una qualità che ha ricordato il capolavoro “Fuga dalla Morte 2“, anche se questa cosa si avverte soprattutto nelle inquadrature geometriche mentre quelle realizzate attraverso i movimenti di macchina risultano sempre ancorati ai limiti del budget (non tutti però), tuttavia la presenza del primo elemento comunque occupa buona parte dell’episodio e per questo il tasso visivo rimane alto. Anche la fotografia (sempre curata da Enrico Vezzù) in alcuni punti non scherza grazie ad un’illuminazione curata davvero bene.
Dal punto di vista recitativo evitiamo di dilungarci nuovamente sui tempi comici di Michael Righini e Matteo Carbone, perché sono rimasti gli stessi e questo è di certo un bene data la loro incredibile bravura. Risulta molto convincente la new entry Nicola Adobati nel ruolo del trafficante, mentre si nota l’impegno di Michael Zimotti (nel ruolo di Igor) nell’apparire più realistico possibile nonostante i suoi limiti (nel momento di “auguri” mi ha fatto morire dalle risate per il modo in cui si è espresso e ciò è un bene). Enrico Vezzù stavolta ha ottenuto una parte molto più importante del solito e si dimostra davvero espressivo. Per quanto riguarda Elisa Marchisoni… beh, è arrivato il momento di entrare nel nucleo della storia e della narrazione della puntata, ma per farlo dovremo spoilerare tutto, quindi consigliamo di andare avanti solamente dopo la visione di ciò che stiamo trattando.
INIZIO SPOILER
Michael è emozionato: è l’anniversario della relazione sua e di Elisa e quella sera è deciso a festeggiarlo come si deve. Tuttavia le cose si mettono male, perché Matt deve dei soldi ad un narcotrafficante e quest’ultimo è disposto a trascinare Michael nell’abisso se suo fratello non si deciderà a pagarlo. Da qui inizierà un’esilarante disastrosa avventura.
Bisogna specificare che questa volta Michael e Matt hanno deciso di non improvvisare totalmente, ma di scrivere una vera e propria sceneggiatura (anche se le ottime improvvisazioni durante i momenti comici non mancano comunque). L’aspetto di questo episodio infatti è quello di un’action comedy e ciò è deducibile da tutte le cose riguardanti la questione del trafficante: se negli episodi precedenti Michael era quasi sempre al di fuori delle questioni personali di Matt, stavolta lui ci sarà dentro fino al collo perché verrà preso in ostaggio (da lodare inoltre le citazioni a “Breaking Bad” presenti anche nella bellissima sigla).
Tutta la parte riguardante il tentativo di liberare Michael è oro : prima di tutto c’è una grandissima tensione, perché lo spettatore è sempre curioso di sapere che cosa succederà e le situazioni ogni volta sembrano appese un filo… ma nonostante ciò Michael e Matt non si risparmiano nell’inserire in queste cose anche delle battute che tuttavia non risultano mai inopportune, ma perfettamente incastrate nei tempi.
Tutta la parte dedicata al thriller e all’azione si alterna continuamente tra risate e serietà in una maniera talmente scorrevole che lo spettatore è continuamente trascinato dal divertimento alla tensione senza nulla che sia fuori posto, come ogni grande action comedy dovrebbe fare. Lo stile infatti si rifà fortemente al modello dei film americani (si pensa per esempio a “Una Notte da Leoni“)… ma mantenendo non un’impronta italiana, bensì l’impronta di Michael e Matt… e c’è una bella differenza, perché lo stile appartiene solamente a loro e funziona.
Se l’intero momento dedicato allo scambio di Michael e dei soldi basterebbe già a far vincere l’episodio, arriva poi il colpo finale: dopo che Michael viene finalmente salvato da Matt e da Igor viene accompagnato da Elisa ed è fortemente in ritardo per il loro anniversario. Elisa ha un aspetto strano e subito dopo si capisce il perché: lei decide infatti di lasciare Michael.
E no, non credete che succederà qualcosa di bello successivamente per festeggiare i dieci episodi: l’episodio finisce realmente così. In tutte le puntate precedenti infatti si notava la forte pazienza di Elisa nel sopportare le intromissioni di Matt in ogni cosa rischiando di farli impazzire… ma arriva il momento in cui il realismo dell’animo umano incombe e per questo Elisa non ce la fa più decidendo di compiere il gesto amarissimo ma perfettamente comprensibile (da apprezzare la performance di Elisa Marchisoni durante la scena: per quanto se la sia cavata meglio nei momenti comici, questo è comunque il suo primo approccio al dramma e non è niente male).
Michael potrebbe evitare che succeda la rottura definitiva ma non ci riesce: l’unione a Elisa (in una delle puntate precedenti viene rivelato infatti che era pronto a sposarla) avrebbe segnato il completo distacco da Matt, cosa che per suo fratello non sarebbe stato possibile. Matt infatti è una persona che non può vivere da sola, perché rischia di finire nei guai troppe volte ed ha bisogno di qualcuno che stia sempre con lui. Per quanto Michael detesti altamente il suo modo di fare gli è troppo affezionato, perché suo fratello fa parte di lui e non può lasciarlo andare. Attraverso questa situazione si capisce definitivamente che, nonostante le situazioni facciano ridere dall’esterno, il soggetto della serie è basato su un concetto tragico.
Inoltre Michael e Matt non si limitano solamente a spiegare attraverso i dialoghi, ma aggiungono nella scena anche la simbologia e l’interpretazione: l’oggetto che infatti Elisa regala a Michael prima di lasciarlo è un orologio. L’orologio spesso simboleggia il tempo e quest’ultimo adesso è fondamentale: Michael ha superato i 30 anni, il momento per cui spesso una persona ha bisogno di avere un punto definitivo per iniziare a realizzarsi. Tuttavia il tempo, con i continui interventi di Matt, sta scorrendo via… e forse Matt lo sa, dato il modo in cui guarda Michael dispiaciuto della sua più cocente delusione della sua vita (ed ancora una volta Matteo Carbone dimostra capacità nei ruoli drammatici).
Il continuo scorrere del tempo sprecato ha così portato Michael ad una sorta di caduta interiore da cui sarà molto difficile riprendersi, come se ci fosse ormai un punto di non ritorno, un punto così distruttivo che lui ha deciso di osservare in silenzio ed avvolto nella delusione, mentre il tempo stesso continua ad andarsene. Qualcosa di così triste ed intenso è stato incredibilmente scelto per essere la fine dell’episodio che segna le dieci puntate della webserie.
FINE SPOILER
I due comici hanno capito una cosa fondamentale: la risata è un’energia potentissima, capace di far battere forte il cuore dello spettatore… ma il battito del cuore è ancora più forte se insieme alla risata si è capaci di emozionare attraverso il dramma e la tensione, mescolando tutte le emozioni che un essere umano è in grado di avvertire attraverso la visione della settima arte, in modo che nessun modo di esprimersi risulti inferiore ad un altro. Grazie a tutti questi elementi la puntata risulta non solo la più riuscita dell’intera webserie, ma anche il miglior prodotto mai portato sul canale sia a livello visivo che a livello di sceneggiatura dai tempi di “Fuga dalla Morte 2”.
Michael Righini e Matteo Carbone hanno portato su YouTube Italia la tragicommedia, una cosa che neanche i gruppi comici Ipantellas e The Jackal sono riusciti a fare nonostante tutto il loro talento. Il celebre duo ha ormai raggiunto un punto di svolta che ha definitivamente superato anche le barriere del pubblico che ha accolto con gioia tutte le emozioni rilasciate da questa meraviglia, segno che l’autorialità può essere rilasciata quando si ha un grande impegno ed una community compatta.
Sarebbe inoltre fantastico se da qui in poi il resto della webserie avesse più puntate che non presentano unicamente sketch fini a se stessi in modo da sviluppare ancora di più la trama ed i personaggi. La decima puntata è il trionfo totale di Michael Righini e di Matteo Carbone, che potranno stappare lo champagne definitivo quando finalmente applicheranno ciò che meritano di ottenere: lo sbarco al cinema con un film.