Sono andati oltre qualunque aspettativa.

Sono tempi duri artisticamente parlando dal momento in cui la quarantena è entrata in atto: youtuber come gli streamer ed i vlogger possono continuare indubbiamente ad usare la loro impostazione visiva per realizzare nuovi lavori, ma, per i creatori di corti comici o qualunque altro prodotto che richiede l’utilizzo di una troupe con diverse telecamere in posti vari, le cose sono decisamente più complicate e molto più difficili: infatti inventarsi qualcosa con mezzi così limitati indubbiamente richiede uno sforzo di idee altissimo. Ciò Michael Righini e Matteo Carbone lo sanno bene, dato che per questo problema loro sono stati costretti ad interrompere la produzione di “Mio Fratello è Scemo“, la webserie italiana più popolare del momento (e di cui abbiamo analizzato la straordinaria evoluzione in questo articolo).

A parte il ritorno inaspettato di Tamarro Man (personaggio a cui presto dedicheremo uno speciale), sul canale delle webstar non sono arrivate novità e ci si chiedeva se la celebre coppia avrebbe aspettato la fine della quarantena puntando semplicemente sulle live di Twitch, di cui alcuni pezzi sono stati poi caricati su YouTube anche sui loro canali a parte. Il celebre duo invece ha voluto sorprendere gli spettatori, realizzando una piccola webserie intitolata “La Mia Quarantena“, di cui ieri è uscito il primo episodio.

In che cosa dovrebbe sorprendere un format del genere, dato che Michael Righini e Matteo Carbone non sono i primi ad aver realizzato video a tema (vedasi il duo comico iPantellas, il quale sta ricevendo un sacco di pareri positivi con i loro ultimi lavori)? Dal titolo infatti ci si aspetta delle gag sugli stereotipi delle persone rinchiuse in casa, ma le cose in realtà sono diverse: “La Mia Quarantena” infatti non è altro che uno spin-off alternativo di “Mio Fratello è Scemo”!

Il soggetto di questo ultimo lavoro infatti vede il personaggio di Michael che deve sopportare i problemi causati da suo fratello Matt, personaggio ormai divenuto iconico sul web, anche quando quest’ultimo è lontano da lui perché sono tappati in casa! Gli eventi ovviamente, data l’occasione speciale, sono da verificarsi al di fuori della normale continuity dell’universo creato da Michael Righini e Matteo Carbone, ma lo spettatore può anche immaginare che questi eventi siano successi prima della fine della seconda stagione. Tuttavia gli ormai celebri comici saranno riusciti a mantenere lo stesso tono di epicità anche con mezzi così limitati? Scopriamolo subito! Avvisiamo che, dato anche la brevità del video, ci è impossibile realizzare un parere dettagliato senza fare spoiler, quindi consigliamo di guardare il pilot prima di leggere.

Dal punto di vista visivo stavolta, per ragioni ovvie, non abbiamo le inquadrature realizzate dai registi Michael Righini ed Enrico Vezzù, ma semplicemente i due protagonisti che parlano attraverso una webcam, con quest’ultima che evidenzia il volto degli attori a seconda di chi sta parlando. Grazie all’ottimo lavoro di montaggio, l’impostazione riesce a non farci perdere le reazioni di nessuno dei personaggi mentre uno di loro fa la sua battuta senza però copiare l’impostazione di una semplice live rischiando di banalizzare.

Per quanto riguarda invece la recitazione, ancora una volta Michael Righini e Matteo Carbone riescono a fare un ottimo lavoro rimanendo perfettamente coerenti con i loro personaggi: da un lato abbiamo un Michael esagerato a causa della disperazione e dall’altro lato abbiamo un Matt che si esprime con assoluta naturalezza e calma anche quando sta parlando di cose estremamente deliranti che fonderebbero il cervello a chiunque, tra cui il povero Michael. Guardando la struttura, stavolta l’episodio, pur tornando all’impostazione delle gag fine a sé stesse da cui è partita la serie originale, non parla di diversi disastri realizzati da Matt, ma tratta invece di un unico guaio, il quale forse vuole gettare le basi di questa nuova webserie.

Le gag dell’episodio, legate principalmente agli atteggiamenti e alle bizzarrie che il fratello di Michael racconta scatenando lo sbigottimento di quest’ultimo, divertono come sempre, ma è attraverso una cosa in particolare che crea il vero colpo. A metà della puntata Matt confessa che le sue sostanze stupefacenti sono la causa dell’epidemia mondiale, poiché, durante un’esportazione in Cina, uno spacciatore o un cliente ha avuto l’idea di far fumare l’erba ad un pipistrello. Questa è in assoluto la cosa più inaspettatamente geniale che il duo avrebbe mai potuto fare un tema così complicato.

Rendere infatti Matt responsabile della creazione del Coronavirus realizza un effetto a catena, perché nessuno avrebbe mai immaginato una cosa del genere in una situazione tanto delicata. In questo modo lo spettatore è sconvolto da una dichiarazione del genere e quindi muore dalle risate, perché adesso può, anche per un brevissimo periodo di tempo, guardare l’origine della situazione che stiamo vivendo attraverso un punto di vista tanto improbabile quanto bizzarro e assolutamente demenziale. È come se il duo comico avesse voluto prendere il black humor e rivoltarlo come un calzino, perché sono riusciti a toccare in maniera esplicita un tema che, in questo momento ed in un paese come questo, pochi vorrebbero vedere trattato in questo modo… senza però offendere nessuno.

Un black humor forte ma non esplicito, un black humor senza il black humor, una cosa assolutamente da lodare. Il primo episodio di “La Mia Quarantena” dimostra che Michael Righini e Matteo Carbone hanno fatto centro, confermando ancora una volta di essere tra gli autori comici più geniali di YouTube Italia, facendo uscire il video giusto al momento giusto, strappando un sorriso a chi ora ne ha bisogno. A questo punto non vediamo l’ora di guardare il prossimo episodio di questo geniale spin-off!

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