Non smetterà mai di ripeterlo.

Federico Frusciante, celebre critico cinematografico avente un canale su YouTube da circa 40.000 iscritti, cerca da sempre di combattere contro il fatto che il pubblico odierno italiano vada al cinema sempre e solo per vedere soggetti già visti e che soprattutto inducano allo spettatore a non dover pensare.

Le opinioni del famoso youtuber spesso accendono degli ampi dibattiti, ma una delle critiche che spesso la gente fa a Federico è il fatto che lui pretenda troppo dal pubblico perché, a detta di queste persone, non c’è mai stata una volta che il cinema d’autore che non sia d’azione o realizzato per le famiglie abbia mai fatto grandi incassi.

A seguito di queste continue critiche, Federico Frusciante ha condiviso su Facebook una foto della pagina Birdmen Magazine che mostra tantissima gente in piedi ad un cinema di Milano intenta a vedere “Taxi Driver“, l’opera di Scorsese considerata da tanti uno dei più grandi capolavori del cinema.

Taxi Driver in Italia
(Una lunga fila d’avanti al Colosseo, uno dei più celebri cinema di Milano)

Insieme a questa foto il celebre recensore ha anche detto queste parole:

Quando Scorsese andava nei cinema coi suoi film e li riempiva alla ghigna di chi dice che i film del ca**o hanno sempre guadagnato ed i film d’autore facevano la bua…”

La foto condivisa non era il caso di un singolo cinema, perché “Taxi Driver” finì al sesto posto della stagione cinematografica italiana tra il 1976 ed il 1977. Gli anni 70 infatti furono il periodo cinematografico più fiorente per quanto riguarda gli incassi dei film che non avevano come unico scopo il fare cassa.

Certo, è esagerato pensare che tutti i blockbuster che escono adesso siano film senz’anima che non hanno una mano d’autore tra le mani: basti infatti pensare a “Dumbo” di Tim Burton” o ad “Alita – Angelo della Battaglia” di Robert Rodriguez, di cui lo stesso Federico Frusciante ha parlato bene (e ciò è in contrasto verso coloro che lo accusano di essere prevenuto con qualunque blockbuster).

Tuttavia è vero il fatto che il pubblico italiano vada al cinema solo per non pensare o per vedere cose che conoscono a memoria giusto per non rimanere delusi (tipo i remake live action della Disney che vengono visti solo per questo scopo), quindi non è difficile capire il perché Federico Frusciante voglia ricordare che c’è bisogno di una selezione più varia e meno chiusa tra i gusti del pubblico.

 

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