Davvero abbiamo bisogno di questo sulla nostra piattaforma?

Su YouTube Italia hanno successo numerose webstar, tra cui anche gente che si sente libera di bestemmiare. L’esempio più famoso è lo youtuber Gianmarco Tocco (in arte SoaR Blur), avente un canale da circa 739.000 iscritti. Gianmarco Tocco è un artista più che valido dal punto di vista qualitativo, sia perché il più delle volte realizza o video creativi o discussioni assolutamente interessanti.

Tuttavia la celebre webstar realizza anche gameplay in cui il più delle volte non si è risparmiato di bestemmiare. Le sue imprecazioni hanno divertito e continuano a divertire numerosi utenti. Altri tuttavia hanno enormemente criticato il comportamento dello youtuber e quest’ultimo si è sempre difeso affermando che, non essendo credente, lui non considera le sue bestemmie come offese e, essendo questo un paese libero, non vede alcun problema nel dirle.

La giustificazione di Gianmarco Tocco è la medesima usata da altre webstar che bestemmiano senza problemi nei loro video (basti pensare per esempio allo youtuber Nicolò Wankers Rinaldi, in arte JohnRino).

Per quanto i motivi di questi youtuber possano essere considerati validi secondo un ragionamento logico, bisogna ricordare che YouTube è una piattaforma che viene guardata da tantissima gente, tra cui non solo numerosi credenti, ma anche bambini (che guardano principalmente gameplay come quelli di cui Gianmarco Tocco si occupa).

Tuttavia gli youtuber non devono per forza essere costretti ad essere family friendly, ma, se proprio devono utilizzare delle espressioni colorite come contorno per i loro lavori o anche solo come sfogo, perché devono per forza scegliere delle espressioni che per molti utenti sono una vera e propria mancanza di rispetto verso i loro confronti quando nel linguaggio comune esistono parolacce di qualunque genere?

Non riteniamo che la qualità dei video diminuisca senza le bestemmie (a meno che i video non siano basati solo su quelli ma in tal caso la qualità già non esisterebbe).