Arianna Bonardi colpisce ancora.
La webserie “Matildà: Con l’Accento sulla A” è giunta al termine ed è ora di analizzare il penultimo episodio (che potete vedere cliccando qui) uscito venerdì 28 Dicembre alle ore 18.00 sul canale di Arianna Bonardi. L’opera è scritta dalla stessa Bonardi e da Daniele Misischia che assume anche il ruolo di regista. La serie è un miscuglio di comicità, noir ed action e vede come protagonista principale la figlia di un sicario (interpretata da Arianna Bonardi) che è costretta a fare lo stesso lavoro del padre nonostante detesti uccidere le persone. Dopo l’ultimo riuscito quarto episodio (da me recensito qui), come è proseguita la qualità del progetto? Scopriamolo.
Dal punto di vista registico e musicale la webserie è rimasta assolutamente identica… e ciò non può che far piacere, perché le inquadrature di Daniele Misischia sono sempre ben fatte e superiori alla qualità classica che si trova sul web, mentre le musiche di Roitin e di The Awesome Trio continuano definire in maniera piacevole l’atmosfera bizzarra dell’opera. Inoltre è bella la fotografia di Mischa Isic che in questo episodio esalta ancora di più i colori chiari (specialmente il giallo) che ricordano molto diversi classici del thriller/action anni 80.
La puntata mostra Matildà intenta a pedinare un boss che è il prossimo obiettivo della sua lista di sicario… ma le cose prendono una piega decisamente inaspettata per la povera ragazza.
Tutto l’episodio è incentrato sull’incontro tra Matildà e la sua prossima vittima interpretata da Francesco Primavera. Quest’ultimo tira fuori una buona performance, mentre Arianna Bonardi continua a sorprendere lo spettatore con delle capacità recitative (sia nell’espressione che nella voce) che sono tra le migliori viste nell’arte audiovisiva italiana degli ultimi anni. Ancora una volta la webserie punta su situazioni molto bizzarre trattate su situazioni estremamente bizzarre ma viste dai protagonisti come una cosa di tutti i giorni (l’inizio che avviene prima della comparsa del titolo è per ora il migliore di tutta l’opera).
La puntata inoltre cerca di approfondire ulteriormente il rapporto tra Matildà e suo padre, nonostante quest’ultimo non sia ancora apparso fisicamente e la cosa non può che arricchire ancora di più il personaggio principale. L’unica pecca dell’episodio è il finale che, seppur divertente, appare decisamente scontato e troppo simile alla soluzione finale avvenuta nella puntata precedente.
Nonostante la pecca appena descritta l’episodio rimane comunque riuscito e continua a mostrare enormemente sia il talento presente in Arianna Bonardi che quello presente in Daniele Misischia. Tanto è l’hype per l’ultimo episodio che sarà determinante per inquadrare completamente l’opera dei due artisti.