E gli youtuber hanno risposto alla cosa spiegando il loro obiettivo.

I celebri comici Alessio Stigliano ed Alessandro Tenace (in arte i The Show) da tempo riescono ad intrattenere gli utenti di YouTube attraverso le candid camere, forma d’intrattenimento da diverso tempo chiave del loro successo e non a caso il loro canale ha raggiunto  circa 3 milioni e 120.000 iscritti. Qualche volta i loro scherzi hanno avuto delle ripercussioni attraverso qualche vittima che l’ha presa male (a volte anche reagendo fisicamente), ma stavolta gli youtuber rischiano a livello legale.

Ma cominciamo dal principio: le due webstar si sono travestite da assistenti civici in modo molto convincente, facendo uso infatti della pettorina gialla e dello stemma del comune di Milano. Non è la prima volta che per uno scherzo si fingono persone facenti parte del pubblico ufficiale e sono infatti andati in giro per la città a fare prank. Tra le vittime prese di mira c’è stato un proprietario di un negozio alimentare in Corso Lodi.

Mentre il negoziante parlava con un cliente, uno dei due comici travestiti si è avvicinato esortando questi ultimi a rispettare la distanza di sicurezza. Per invogliarli a rispettare la distanza, lo stesso comico ha preso un petardo e l’ha posizionato su un tavolo scatenando la paura del negoziante che ha scagliato l’oggetto lontano, ma il comico ha subito posizionato sul tavolo un altro petardo.

A quel punto il negoziante ha perso le staffe e, oltre ad aver preso anche il secondo petardo, ha afferrato lo youtuber per la camicia e lo ha cacciato dal negozio per poi tornare a lavoro. Poco dopo l’avvenimento il comico è tornato dal negoziante dicendo che avrebbe verbalizzato quello che è successo estraendo un blocchetto da ricevute. Il negoziante ha notato che non si trattava di un blocchetto per verbali usato dai reali assistenti civici e a quel punto un dipendente del negozio ha riconosciuto il comico.

Smascherato il travestimento, la webstar ha svelato che si trattava di uno scherzo ed ha parlato del suo canale YouTube per poi andarsene via con il suo collega. Il negoziante però non l’ha presa bene ed ha segnalato la cosa attraverso un’email inviata al commissariato. La mattina dopo, precisamente il 1 Giugno, due agenti si sono recati dal negoziante e, neanche a farlo apposta, nello stesso momento i due youtuber si trovavano da quelle parti e sono stati indicati dal negoziante ai due agenti.

Quando i due agenti hanno sorpreso uno degli youtuber con la divisa da assistente civico ed hanno capito la situazione, essi hanno denunciato le webstar per usurpazione di titolo e, prima di portarli agli Uffici di via Poma, hanno sequestrato loro tutto il materiale utilizzato per il lavoro. Si può chiamare questo decisamente uno scherzo finito male in tutti i sensi.

Dopo che la notizia è stata resa pubblica, Alessio Stigliano ed Alessandro Tenace hanno parlato dell’accaduto attraverso queste parole pubblicate in delle storie del loro account Instagram:

“Oggi tutti i giornali hanno riportato la notizia di una denuncia nei nostri confronti. È vero, una persona coinvolta in una nostra candid camera ha fatto una segnalazione alla polizia d’ufficio che ha dovuto procedere con una denuncia. La denuncia però riporta un punto di vista, non l’accertato andamento dei fatti. Soprattutto voi, che ci seguite da 7 anni, sapete benissimo che non è da noi comportarci come descritto negli articoli ed infatti così non è stato.

Nel video di cui si parla sui giornali il nostro intento era, coinvolgendo persone che non le stavano rispettando, sensibilizzare sulle misure di sicurezza della “fase 3″. Sensibilizzazione che come sapete è stato il nostro principale intento durante il lockdown. Ci dispiace molto per la reazione della persona coinvolta nella candid camera e capiamo che avere un’attività così oggi sia davvero complicato. Non volevamo aggravare una situazione stressante, ma al contrario allegerirla.”

Quindi secondo le webstar quello fino ad ora riportato è errato e tutto ciò che è successo è avvenuto solamente per intenti educativi fatti per sensibilizzare al rispetto delle regole. Oltre ad aspettare altri chiarimenti sulla vicenda, semmai ce ne saranno, bisogna dire alle persone che stanno chiedendo di vedere le riprese che, essendo esse soggetto di denuncia, è estremamente improbabile che il video venga rilasciato online.

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