Abbiamo scambiato quattro chiacchere con una giovane promessa di YouTube Italia!

La parte di YouTube legata al cinema è formata spesso da numerosi recensori, ma uno di essi sta cominciando ad emergere davvero bene e seppur la sua crescita non sia ancora esplosa (il suo canale conta circa 1710 iscritti) non è assolutamente da sottovalutare: si sta parlando di Paolo Innocenti, uno youtuber che è diventato inizialmente controverso per delle sue dichiarazioni diverse dalla massa, ma che adesso si sta concretizzando sempre di più attraverso un’evoluzione che riguarda argomenti interessantissimi, live con ospiti ed interviste a registi!

In questa intervista fatta all’interessante recensore, quest’ultimo ha parlato di diversi soggetti: la crescita della sua valutazione cinematografica, la sua carriera da attore, il suo punto di vista su determinati pensieri della gente e di molto altro ancora. Vi auguro quindi una buona lettura!

Io: Perché hai deciso di aprire un canale su YouTube?

Paolo: Ho deciso di aprire un canale su YouTube perché sono sempre stato un’amante del cinema. Prima di tutto ho sempre voluto fare l’attore, però vedendo poi su YouTube tanti altri, tra cui soprattutto Victorlaszlo88 (il primo da me conosciuto), che facevano recensioni e per questo mi sono chiesto perché anche io non dovessi iniziare. Sicuramente non avevo la conoscenza, la dialettica e la creatività di oggi. Infatti, onestamente parlando, quando rivedo le mie vecchie recensioni mi faccio pena: non avevo conoscenza, dicevo castronerie in continuazione. Poi magari il film da me recensito in uno di quei video continua anche a piacermi ancora oggi, però tante volte ho fatto delle rivalutazioni. Nonostante ciò le lascio sul canale perché è giusto far vedere chi ero e chi sono. Il motivo principale per cui ho iniziato a fare video in ogni caso è perché volevo trasmettere qualcosa consigliando film e divertendo la gente. Quest’ultimo elemento è fondamentale, perché io ho iniziato realizzando un video comico al mese e le recensioni sono arrivate dopo. I video comici erano cose realizzate con amici senza alcuna esperienza di regia e montaggio fatte solo per regalare una risata, però poi mi è venuta l’idea di esprimere i miei pareri cinematografici arrivando fino ad adesso.

Paolo Innocenti video
(Paolo Innocenti nella recensione di “Climax” di Gaspar Noé)

Io: Sul tuo canale ti dedichi alle recensioni, ma essendo tu un attore hai mai pensato di continuare la tua attività nei cortometraggi su YouTube come i video comici dell’inizio della tua carriera?

Paolo: Mi piacerebbe tanto inserire nuovi cortometraggi scritti da me sul canale… tuttavia attualmente non lo farei per un semplice motivo: anni fa ero veramente incosciente, quindi non mi interessava che ci fosse una buona regia o una buona fotografia, che l’audio fosse difettato o che il montaggio qualche volta lasciasse a desiderare. Se all’epoca mi interessava solo far ridere indipendentemente dalla qualità, perché pensavo che il pubblico passasse sopra ai difetti tecnici per comprensione, oggi vorrei dei corti girati bene. Potrei caricare in futuro dei corti girati da altri registi, ma è difficile che questi ultimi vogliano che il loro lavoro sia caricato sul mio canale e non su uno fondato da loro. Mi piacerebbe portare nuovi corti, ma solo se ci fosse la qualità.

Io: La tua attività su YouTube ha inciso in qualche modo sui tuoi lavori che vanno al di fuori del web?

Paolo: Ci sono stati dei registi con cui ho lavorato che magari mi hanno visto sul web, ma non penso che sia stata quella visibilità a fare in modo che potessi fare un lavoro artistico con loro. Sono arrivato a tutti i lavori che ho fatto facendo dei provini come tutti gli altri. Forse tra dieci anni potrei dirti di essere arrivato sulla luna grazie a YouTube (ride) ma per ora la mia vita non è particolarmente cambiata. Sicuramente non sono ancora ai livelli in cui esco di casa e mi riconoscono, anche se ammetto che è capitato ma per ora pochissime volte.

Io: Da poco tempo hai deciso di aggiungere appuntamenti live con ospiti nel canale ispirandoti, come da te stesso dichiarato, al Matioski Show. A parte la passione e l’entusiasmo che vengono trasmessi, come viene gestito l’andamento delle live a livello di responso e delle visual rispetto ai normali video?

Paolo: Le recensioni sono i video che più vanno sul mio canale, arrivando anche a successi inaspettati come al mio parere su “L’Immortale” di Marco D’Amore (lo spin-off della serie “Gomorra”) che ha fatto circa 40.000 visualizzazioni ed ancora non so perché, ma a quanto pare le mie live sono più viste rispetto agli altri video tradizionali, escludendo appunto le recensioni. Probabilmente le mie live sono particolarmente seguite perché alla fine della puntata c’è sempre questo dialogo con il pubblico come appunto nel Matioski Show a cui mi sono ispirato. A me piace molto confrontarmi con il pubblico e assecondare le richieste di quest’ultimo in elementi come per esempio l’argomento da trattare. Le live mi hanno permesso anche di interagire con personaggi del web che stimo particolarmente come Antonio Cianci Il Raccatta Film ed il Collezionista di Ombre: non avrei mai pensato che giganti del settore, pieni di una grande cultura ma molto umili, sarebbero arrivati nel mio canale e per me è un onore enorme, senza contare delle scoperte di talenti più sconosciuti che si stanno rivelando molto piacevoli e vincenti, come TheAndryCinema98 e Giulia Marletta che sono stati tra i miei primi ospiti insieme ai due appena citati. Un’altra cosa che mi piace è far partecipare delle persone che sono anche distanti dal mondo di YouTube come il mio amico Danilo Carbone, il quale non è un creator della piattaforma ma partecipa nelle mie live perché è una persona competente che di cinema se ne intende, per questo a me fa piacere collaborare. Stesso discorso vale per Giovanni Urniani, che non è uno youtuber ma che reputo molto capace. A me inoltre piace dare una possibilità a dei canali che devono emergere ed il motivo è perché quando io ho iniziato non avevo nessuno con più iscritti che mi desse una mano. Faccio quello che posso nel mio piccolo perché mi sento di farlo. Io non sono nessuno, ma dato che ultimamente sono un po’ più seguito del solito mi fa piacere che anche solo una persona scopra un canale interessante grazie a me. Un’altra cosa bella, come avevo precedentemente accennato, è che figure importanti come Antonio Cianci Il Raccatta Film e Il Collezionista di Ombre, le quali sono decisamente più seguite di me, non si sentono superiori ad altri e questa è una delle forze più grandi che ci siano su YouTube. In ogni caso le mie live vanno bene, ma sono dell’idea che se fanno visual perfetto, ma anche se è il contrario chi se ne importa. Alla fine anche solo parlare per cento persone interessate per me vuol dire tanto, perché se cento persone dicono “Caspita, mi ha fatto avere un’idea diversa su questo film” oppure “Non sono d’accordo ma ha fatto delle argomentazioni molto interessanti” io sono felice. Poi se arriva anche un successo accompagnato da una retribuzione monetaria è ovvio che mi fa piacere, è inutile nasconderlo. Le live hanno portato nuovi iscritti e non vedo l’ora di continuare.

Antonio Cianci
(Paolo Innocenti, Antonio Cianci Il Raccatta Film, Danilo Carbone ed Il Collezionista di Ombre durante una live)

Io: E parlando proprio dell’accoglienza delle persone che rapporto hai con la tua community?

Paolo: Un rapporto bellissimo. Io non ho mai veramente litigato con nessuno, nemmeno con le persone che magari venivano direttamente ad offendermi. Quando per esempio ero troppo buono con i cinepanettoni e li apprezzavo tutti a prescindere solo perché appartenenti al genere, arrivavano dei commenti che mi definivano falso che parlava così solamente perché volevo lavorare con gli attori ed i registi che li realizzavano. Nelle mie recensioni controverse, che sono comunque rimaste nel canale, si possono notare dei commenti molto accesi perché le discussioni lì sono parecchie. Un po’ di tempo fa rividi la recensione di “La Coppia dei Campioni” con Massimo Boldi e Max Tortora, film che per motivi inspiegabili mi piacque molto nei tempi in cui ero, senza offesa, più ignorante nel campo cinematografico e che adesso non apprezzo più. Un commento fu talmente pittoresco da essere ricordato nella storia, perché le parole erano: “Questo dimostra che gente come Renzi e Berlusconi troverà sempre campo fertile per i voti, ascoltando questo mongoloide con la meningite.” Si sa, su YouTube sono tutti degli esperti e se a qualcuno piace “La Coppia dei Campioni” Berlusconi e Renzi saranno votati, ricordiamocelo sempre (ride). Io cerco sempre di essere educato e se una persona mi definisce stupido io non è che rispondo con la stessa parola, anzi, cerco di rispondere con ancora più affetto. Certo, a volte ti viene voglia perché te le strappano di bocca certe cose, ma alla fine cerco di essere educato comunque perché penso che si faccia più bella figura. Ci sono inoltre tanti commenti positivi a cui devo ancora rispondere e ne approfitto per dire ai miei utenti che se non ho ancora risposto è perché i commenti che arrivano sono tanti e la cosa mi fa molto piacere. Tuttavia io li leggo comunque tutti perché sono felice di farlo e con la mia community ho sempre un rapporto molto bello, anche se gli ignoranti ci sono e ci saranno sempre e ovunque.

Io: Inizialmente tu eri noto sul web per le numerose critiche positive fatte a film odiatissimi. Premettendo che adesso tu, maturando in questi anni le tue valutazioni, abbia cambiato idea su non poche pellicole, tra cui anche diverse tra quelle che ti hanno anche fatto crescere questa fama, non hai comunque abbandonato il concetto di pensare con la propria testa pur avendo riconosciuto che delle dichiarazioni che hai fatto erano abbastanza strane. Sul web è una cosa classica il fatto che recensendo un film odiato è facilissimo che si venga insultati o ritenuti incapaci in maniera gratuita. Ogni cosa, sia prima che dopo aver cambiato idea, è stata espressa da te con assoluta sincerità, a prescindere da cosa pensi la gente. Come hai fatto ad avere la forza di andare anche contro la massa diverse volte?

Paolo: La cosa è stata fatta proprio con il cuore. Quando tu sei sicuro di una cosa e la pensi esprimendo un tuo parere che ritieni veritiero non ci sono problemi: semplicemente sono stato me stesso. Alla fine è come se avessi voluto dire “Ti voglio bene” ad una persona a me cara. Se io per lunghi periodi definivo meravigliosi dei film che adesso non apprezzo per niente è perché ai tempi lo pensavo davvero. Immaginavo che sarebbero arrivati degli insulti, ma ci sono anche delle persone che hanno criticato con degli argomenti costruttivi. Anche amici come Adriano e Danilo mi hanno fatto riflettere sugli sbagli che facevo. Io ricordo che ho iniziato questo percorso su YouTube in maniera profondamente incosciente. Prima di parlare di cinema bisognerebbe conoscerlo, però è anche impossibile conoscerlo dalla A alla Z e sfido chiunque a conoscerlo in questo modo. Io ho iniziato parlando alla gente come se fossi un interrogato nel primo giorno di scuola ed il mio modo di esprimermi e di pensare in quel caso non sarà mai come l’ultimo giorno di scuola: puoi ripeterti con le cose che hai detto il primo giorno ma con la consapevolezza di aver studiato tutto il programma. Non avevo una buona dialettica, ero molto ripetitivo, facevo mille stacchi di montaggio e dicevo cose che non stavano né in cielo e né in terra. All’epoca per esempio dicevo che un film era brutto se era lento, mentre oggi la lentezza è una delle cose che più amo del cinema. Ero quindi un’ignorante, ma la mia ignoranza era genuina: perché io dovevo essere costretto a stare zitto? Non si sta parlando di politica. Se avessi detto in un video dove dicevo che era giusto picchiare gli animali ogni insulto era legittimo, ma se in un video ho detto con educazione che un film mi è piaciuto anche scoprendo anni dopo che era aberrante ho fatto forse del male a qualcuno? Il canale YouTube equivale al mio mondo e si Chiama Paolo innocenti proprio perché ci porto dentro tutto Paolo Innocenti. Io sono cambiato con i numerosi percorsi di studio e della vita, non è che sono rimasto sempre lo stesso. E come nella vita non cancello ciò che è accaduto, anche se magari non sono uguale al Paolo di un tempo, così non cancello i miei video. Mi picchierei per delle cose che ho detto, ma fanno parte di me. Se qualcuno vedesse una mia vecchia recensione in cui definisco “Matrimonio Al Sud” bellissimo e dicesse di non seguirmi più perché mi reputa un incapace, io gli risponderei che fa bene perché non posso obbligare qualcuno a vedere quello che c’è stato dopo. Ovviamente vorrei che qualcuno, prima di giudicarmi, vedesse prima che sono maturato ma non è obbligatorio e lo capisco. Anche io avrei difficoltà nell’andare a rivalutare qualcuno che ha lodato o odiato film che vanno nella direzione opposta di come valuto io le cose. So bene che per tanti sarò sempre quel Paolo lì e non mi prenderanno più in considerazione perché non riescono a fidarsi di uno che cambia idea nonostante io sia sincero. Mi consigliano in tanti di cancellare i miei vecchi video, ma come ho detto non ci riesco perché gli sbagli nella vita non si cancellano dato che servono a farti crescere, anche se rispetto gli youtuber che invece hanno tolto dei loro vecchi lavori perché non ci si rispecchiavano più.

Carlo Vanzina Attori
(Paolo Innocenti e Carlo Vanzina nella foto)

Io: Per un attore sconosciuto in Italia è difficile ottenere anche solo un’audizione completa come la possibilità di recitare un copione, a prescindere che sia capace di ottenere la parte o meno. Come guardi tu questa cosa?

Paolo: Ovviamente in tanti vogliono fare il mestiere dell’attore e questo rende le cose più complicate. I tempi oggi sono cambiati e per fortuna ci sono tante agenzie che vogliono tutelare l’attore mandandolo a provini sicuri, perché sul web purtroppo si trovano anche tante bufale accompagnate da chi vuole spillare soldi ai ragazzi con più inesperienza attraverso book fotografici con centinaia di euro. Per quanto riguarda la questione del provino con il copione, è difficile se non impossibile che un attore abbia la possibilità di provare a recitare subito la parte per ottenerla quando gli attori presenti sono tanti. Inizialmente viene dato un soggetto o anche solo, se si è più fortunati, una piccola parte della sceneggiatura. Questo è fatto per preservare i lavori della casa di produzione (basti pensare alla Marvel che ha regole rigidissime) ed io penso che sia una cosa più che comprensibile, anche se comunque dipende chi è che sta organizzando il tutto: nelle produzioni indipendenti le possibilità di avere dei provini più articolati possono arrivare più facilmente, anche se ovviamente non vuol dire che la cosa sia più semplice. Un esempio proveniente dalla mia esperienza lo porta il lavoro “Dall’Altra Parte – Storia di Un Viaggiatore Astrale”, a cui ha partecipato anche Federico Clapis e che potete trovare su YouTube. Si tratta di un mediometraggio fantasy che parla di viaggi astrali a cui ho partecipato grazie ad un provino che mi ricorderò sempre. Eravamo circa cento persone a volere quella parte, ma i registi davano la possibilità ad ogni aspirante attore di provare ad esprimersi, tanto che se sbagliavano c’era comunque la possibilità di provare una scena ed un’altra scena ancora. Se invece la produzione ha già una forte distribuzione affermata o è un progetto particolarmente importante è più difficile che i casting siano subito disponibili: una mia compagna di accademia, pura avendo ottenuto una piccola parte in “Tutti I Soldi Del Mondo” di Ridley Scott, arrivata sul set conosceva solo le sue battute.

Io: Nel mondo dello spettacolo c’è gente che vuole mettersi in mostra per dimostrare chi è e per farsi notare ed ovviamente non c’è niente di male in questo. Tuttavia c’è chi esagera mettendo gli altri compagni del settore in cattiva luce per non avere rivali. Tu sei mai stato vittima di esperienze del genere?

Paolo: Fortunatamente no, almeno per quello che so. Magari potrei scoprire che per certi provini non sono stato preso perché magari qualcuno ha parlato male di me. Io a volte sono un po’ paranoico e magari mi faccio domande sul pensare che qualcuno potrebbe avere dei pregiudizi nei miei confronti perché faccio lo youtuber oppure che qualcuno non mi prenderebbe in considerazione nelle parti drammatiche perché faccio anche spettacoli di cabaret. Ho paura di determinate etichette o di pregiudizi, ma per ora non mi pare di aver subito alcuna cattiveria per invidia o per sete di successi. Speriamo che sia vero.

Io: Secondo te c’è un modo migliore positivo per riuscire ad ottenere le giuste attenzioni da parte degli autori e dei produttori? Se si quali?

Paolo: Essere sé stessi. A me non piace leccare gli ani alla gente. Poi c’è qualcuno che contesterebbe perché ho parlato bene di lavori di registi italiani, ma se l’ho fatto ed indipendentemente dal fatto che abbia cambiato o meno idea è stato semplicemente per amore sincero verso una determinata opera.  Per esempio diverso tempo fa è uscito in sala il film “The Elevator” di Massimo Coglitore, un thriller psicologico con i suoi difetti ma in generale avvincente e che mi ha ricordato anche “The End? – L’Inferno Fuori” di Daniele Misischia. Io girai una recensione del film dicendo quello che mi era piaciuto e quello che non mi era piaciuto… e sono stato contattato dal regista, il quale aveva visto il video. C’è stato con lui un bellissimo ed educato confronto e mi ha spiegato che cosa io potevo non aver capito del film. Addirittura mi ha mandato dei frame per parlare dei punti che io avevo apprezzato meno e spiegarmeli da un altro punto di vista. Avrei potuto dire che il film è meraviglioso ed il regista sarebbe stato contento uguale e non di più, invece ho voluto essere sincero ed ho avuto un dialogo bellissimo da parte di una persona che ha deciso appositamente di parlare con me… e non è stato nemmeno l’unico caso, quindi magari essere sé stessi premia.

Paolo Innocenti film
(Paolo Innocenti nel mediometraggio “Dall’Altra Parte – Storia di Un Viaggiatore Astrale“)

Io: Hai ammesso recentemente che l’elemento più importante di un film è la regia… ma in che modo? Se la storia avesse molte incongruenze e superficialità, ma il film avesse una regia perfetta, tu lo salveresti? Ovviamente non sto parlando dei film che comunicano attraverso le immagini basandosi su una struttura astratta con pochi dialoghi, i quali sono spesso erroneamente etichettati come film poveri di contenuto.

Paolo: Per me, non tenendo conto delle eccezioni che ci sono sempre, la regia è la cosa più importante perché crea il contenuto. Se tu ordini una bellissima bistecca che però ti arriva in una ciotola brutta e grezza, essa non perderebbe il suo ottimo sapore ma non riuscirei mai a giudicarla come la migliore che abbia mai mangiato, perché anche la forma è fondamentale. Preferisco una bistecca meno buona che può avere delle imperfezioni, ma impiattata bene, piuttosto che una bistecca buonissima ma in un piatto marcio. Il cinema è uguale. Ci possono essere dei film con delle imperfezioni, ma quando c’è un maestro di regista alla fine chi se ne frega? Quando si parla di grandi maestri, almeno per me, non bisogna mai valutare il singolo film, ma bisogna valutare quest’ultimo tenendo conto dell’intera filmografia del regista. Se io guardassi “Un Giorno di Pioggia a New York” come un film a sé stante lo definirei un bel film o anche di più, ma se tengo conto della filmografia di Woody Allen allora lo definisco un capolavoro perché riconosco degli elementi come il destino o il caso che si connettono perfettamente con la sua poetica e quindi la regia vince. Se un calciatore fa goal non puoi dirgli che è bravissimo perché ha fatto goal in questa partita, ma perché c’è stato un grande allenamento. Poi se si guarda opere prime o registi mediocri, è ovvio che è facile soffermarsi più sulla sceneggiatura, ma si parla di registucoli. Quando guardo uno Scorsese, un Allen, un Polanski, un Refn, un Garrone o qualunque altro maestro la sceneggiatura è proprio l’ultima cosa su cui mi soffermo, perché se c’è una regia solida possono esserci delle imperfezioni ma sicuramente nessun ingrediente viene sprecato. La regia non è solo il lato tecnico, ma è anche la direzione degli attori e la sua poetica. Questa è un’altra delle cose su cui ho cambiato idea, perché prima mi soffermavo molto di più sulla sceneggiatura. C’è bisogno inoltre di conoscere i pezzi dei mosaici, anche perché la gente critica il Marvel Cinematic Universe perché troppo frammentario e se perdi un film capisci poco… allora non puoi guardare il cinema di Fellini se la pensi così, perché “8 e 1/2” e “La Dolce Vita” sono molto più difficili da comprendere se non hai visto i film precedenti di Federico Fellini.

Io: Il film dei Me Contro Te è stato il più grande successo commerciale della storia cinematografica italiana per quanto riguarda i film con protagonisti gli youtuber. Come sappiamo il film non è il primo tentativo di avere delle webstar al cinema. Tu che cosa pensi quando si cerca di fondere i talenti di YouTube con la cinematografia?

Paolo: Io vedo tanto odio quando gli youtuber arrivano al cinema, ma non capisco perché non possa essere fatto. Poi la gente sarà stupita perché si chiederà come posso io, essendo un attore che ha fatto otto anni in accademia, accettare una cosa del genere. Io sono dell’idea che ogni storia va valutata a parte. Noi non sappiamo quale siano le dinamiche di vita di queste persone, non sappiamo se questi youtuber non abbiano mai fatto degli studi. Dicono “Questi sono youtuber che arrivano al cinema” con disprezzo, ma allo stesso tempo potrebbero dire lo stesso anche di me, perché in quanti sanno che io faccio l’attore da tanto tempo? Non è che lo ripeto in ogni video. Prima di giudicare è sempre meglio vederla un’opera. Poi ovviamente se io vedo arrivare sul grande schermo qualcuno che non ha un talento, che non sa mettere due parole in riga e che è stato preso solo perché non è conosciuto mi arrabbio perché non c’è rispetto verso quelli che si fanno il c**o. Quando tuttavia chiamano invece i The Jackal che hanno realizzato “AFMV – Addio Fottuti Musi Verdi”…. ma tanto di cappello, fatene altri mille di film così. Loro sono bravissimi, anche nei video su YouTube dove mostrano una grande professionalità. Capisco che uno studio di recitazione sia sempre fondamentale, perché riesce sempre a perfezionarti, è vero, ma non fa miracoli: un calciatore può fare tanto allenamento, ma se non sa tenere un pallone tra i piedi nessun allenamento potrà aiutarlo. Io sono il primo a dire che ogni youtuber che arriva al cinema deve anche studiare, ma ricordo che si può studiare anche sul campo, anzi, almeno per me quest’ultima cosa aiuta molto di più. Un conto è provare, un conto è quando sei lì mentre c’è il regista e la troupe. Poi c’è gente, tra cui anche miei amici che stimo, che dicono di farsi il mazzo in accademia e poi gente che non l’ha frequentata viene presa… ma non tutti hanno la possibilità di avere dei genitori come i nostri che spendevano magari 5000 euro all’anno per farci studiare nell’accademia. Non tutti hanno le possibilità di avere questi privilegi che invece ho avuto io e per cui ringrazierò sempre i miei genitori. Io apprezzo moltissimo chi cerca di studiare con le proprie forze e ci riesce pure, anche esercitandosi solamente davanti alla propria telecamera in stanza: magari inizialmente si fanno cose brutte, ma è comunque possibilità di esprimere che ti può permettere di diventare sempre più bravo. Se si dovesse criticare tutti quelli che sono arrivati a recitare al cinema senza aver studiato in un’accademia allora si dovrebbe dimezzare la popolazione, perché tanti tra i nostri attori preferiti non hanno studiato in un’accademia. Ricordo che durante i tempi del Neorealismo gli attori venivano presi dalla strada… e Vittorio De Sica forse sbagliava? Se agli youtuber vogliono dare le occasioni ben venga, anche perché i talenti ci sono anche li ed evitiamo di generalizzare inutilmente. Che poi quando il regista è bravo reciterebbe bene anche un sasso, perché la coordinazione del regista è fondamentale.

Senza Vento film
(Paolo Innocenti nel cortometraggio “Senza Vento” di cui trovate il trailer qui)

Io: C’è qualcosa che non sopporti nell’utenza di YouTube in generale legata agli argomenti cinematografici a prescindere dal tuo canale?

Paolo: Non mi piacciono le offese perché sono legato al rispetto e all’umiltà. Non mi piacciono i comportamenti di certi recensori nel distruggere certi film. Non mi piacciono quelle persone, che siano utenti o youtuber, che ti danno per scontato. Non mi piacciono quelle persone che hanno la puzza sotto il naso e che pretendono di farti cambiare idea in maniera “intellettuale” palesandosi professionisti. Io sono tra i primi a cambiare idea su certi elementi ma c’è comunque modo e modo di dire le cose.  Il rispetto io lo pretendo sempre ed odio vedere la supponenza. Ricordo a tutti che non siamo dei critici, ma semplicemente delle persone appassionate di cinema che amano parlarne e può capitare di dire scemenze, ma un conto è confrontarsi avendo rispetto ed un altro conto è portare avanti ciò che si dice sentendosi il Padre Eterno. In quel caso preferisco chiudere il video. Ci sono tanti recensori che adoro e nel caso non apprezzi i contenuti o il format, che comunque dicono la propria con sincerità e rispetto, semplicemente non li vedo e guardo altro, ma non mi accanisco come se mi avessero offeso la madre.

Io: Hai detto che non ti piacciono i comportamenti di certi recensori nel distruggere certi film. Cosa intendi con questo?

Paolo: Anche quando trovo un film brutto non mi permetto mai di offenderlo, perché un’opera, anche la più brutta, è stata fatta attraverso un grande lavoro. Nel mio canale non vedrete mai una frase come “Questo film è una me**a.” perché c’è differenza tra ciò e dire “Questo film è brutto” o “Questo film non mi è piaciuto.” So che nel linguaggio comune queste definizioni vengono utilizzate, ma o cerco sempre nel mio piccolo di avere rispetto, perché è facile dire “Che schifo” finché non siamo noi quelli a fare progetti brutti attraverso un lavoro e ricevere certe terminologie.

Io: Per quanto riguarda gli elementi di YouTube Italia in toto, quali aspetti lodi di più e quali miglioreresti?

Paolo: Io sinceramente con YouTube mi trovo molto bene. YouTube è una piattaforma che ti permette di caricare contenuti illimitati. Ti permette di avere sempre compagnia perché grazie ai creator di questa piattaforma potresti stare dalla mattina fino alla sera a vedere video. Con il Matioski Show per esempio so che ogni giorno posso avere qualcuno da ascoltare, che mi tiene appunto compagnia, quasi come se fossero miei amici. Anche al di fuori della cinematografia chiunque può trovare qualcosa: se sei appassionato di sport puoi trovare un sacco di video tutorial su di esso. Come creator inoltre ci sono delle istruzioni, ma non ci sono mai limiti. L’unica cosa che modificherei è l’algoritmo, il quale delle volte è abbastanza sballato. Mi hanno demonetizzato la live “Il Cinema ai Tempi del Coronavirus” perché c’è scritta la parola “Coronavirus” nel titolo, ma se ne parlo nel video non me lo monetizzano. Oppure ancora mi hanno demonetizzato la recensione di “Nome di Donna” perché ho raccontato la trama che vede la violenza sessuale sulle donne nonostante fosse un film denuncia. C’è fatica nel realizzare un video e caricarlo per poi vederlo demonetizzato per delle cose senza senso fa girare le scatole, soprattutto per chi fa lo youtuber come mestiere.

Io: C’è uno youtuber con il quale ti piacerebbe tanto collaborare tra quelli con cui non hai realizzato ancora video?

Paolo: Ne sono moltissimi e li stimo talmente tanto che a volte mi vergogno anche di proporglielo. Alcuni esempi sono sicuramente Matioski, Victorlaszlo88, Federico Frusciante, Mr.Marra, Filippo Altroquando, Francesco Alò ma anche molti altri, tra cui canali che la pensano diversamente da me. Conoscere vari punti di vista è proprio il bello secondo me. So che ci sono stati anche dei litigi tra youtuber di spicco ed io che sono una persona molto pacifica vorrei sempre che tornasse la pace. Grazie a loro le mie giornate sono passate in maniera migliore e continuano a passare in maniera migliore, senza contare anche l’ispirazione che mi hanno dato. Confrontarmi con loro sarebbe qualcosa di meraviglioso come lo è confrontarmi con Antonio Cianci ed Adriano Della Starza che ho seguito con molta passione per tanto tempo.

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