Dopo aver analizzato l’intera carriera di Karim Musa, conosciuto dal web come Yotobi, ecco, come promesso, in occasione dell’uscita della terza stagione che avverrà giovedì 4 Ottobre, la recensione di tutti gli episodi della prima stagione del Late Show con Karim Musa, primo e per ora unico Late Show presente su Youtube Italia ed uno dei prodotti più originali dell’intera piattaforma che si sta rivelando un successo di pubblico incredibile. La prima stagione è iniziata il 17 Marzo del 2016 per procedere a ritmo mensile fino a concludersi il 19 Luglio dello stesso anno (almeno in apparenza, come poi vedremo). Avviso che ci saranno alcuni spoiler nelle analisi, per questo vi consiglio di dare un’occhiata a qualche episodio se non sapete neanche cosa sia lo show.
1° Episodio: “The Late Show con Karim Musa”
Essendo il primo episodio, esso vuole semplicemente apparire come un’introduzione senza però limitarsi ad essere visivamente come un libretto di istruzioni che vuole spiegare in maniera dettagliata la funzione dello show. Avendo questo come obiettivo primario, il video è diviso in due parti: la prima è effettivamente l’introduzione, in cui Karim spiega, in maniera molto ironica e umile, quali siano stati i suoi principali comici di ispirazione, senza però lasciare che il pubblico voglia fare paragoni con questi ultimi ed anzi, prendendo continuamente in giro sé stesso. La seconda parte invece è quella in cui lo show inizia sul serio, dandoci un assaggio di quello che sarà l’obiettivo definitivo del canale: analizzare particolari eventi o persone della vita quotidiana ma con una forte dose di ironia, senza che quest’ultima impedisca allo spettatore di avere almeno una piccola dose di riflessione. Il primo argomento trattato in questo episodio è la festa della Donna e tramite questo soggetto Karim si collega al discorso più approfondito del video: le diverse reazioni di determinate persone nei confronti delle feste in generale, almeno su internet. I discorsi che Karim fa sono molto semplici, ma proprio nella loro semplicità, soprattutto grazie all’ironia che non si presenta mai fuori posto, riescono ad essere diretti e molto funzionali. L’introduzione del Late Show si presenta quindi un ottimo inizio per la stagione, riuscendo ad intrattenere e ad inserire un’ottima curiosità nello spettatore.
2° Episodio: “Gesù is megl che uan”
Il secondo video dello show è presentato da una simpatica introduzione che prende in giro, senza scadere nella mancanza di rispetto, la storia di Gesù. Dopo di essa parte la sigla e Karim prende immediatamente il controllo della scena. L’inizio della puntata è meraviglioso: Karim stavolta cerca di analizzare come la ripetizione costante di una festa come la Pasqua (voglio ricordare che Karim è ateo) diventi un’abitudine che toglie potenza al significato della festa stessa, facendo paragoni molto intelligenti. Dopo aver fatto questo discorso parte una simpatica clip che vede un Gesù depresso che va a casa di Karim che rimane entusiasta della sua visita. La clip è ben diretta e in essa Karim dimostra che, in tutti questi anni, è riuscito a raggiungere una mimica facciale non indifferente che coinvolge ancora di più lo spettatore nelle sue battute. Ciò che colpisce ancora di più nella clip è che Karim cerca di tirare su di morale Gesù, dicendo che sì, le persone sono meno spirituali di prima, ma se una figura come lui dopo centinaia di anni viene ancora ricordata, vuol dire che il messaggio che ha lasciato non è indifferente e che quindi la sua influenza non è da sottovalutare. L’episodio per questo sembra portare lo show a vette ancora più alte…. se non fosse per il finale. Per quanto si percepisca il messaggio di Karim, ovvero che certe figure così longeve e importanti debbano essere aggiornate ai tempi, ciò che non funziona è la continua generalizzazione dando per scontato che quasi nessuno oggi sia emotivamente preso dalla spiritualità. Inoltre le battute finali, che dovrebbero chiudere in maniera satirica l’intero discorso catturando l’essenza, stavolta non riescono nell’obiettivo perché risultano troppo demenziali e fuori posto. Peccato, perché prima dell’ultimo terzo del video, quest’ultimo stava per diventare uno dei migliori lavori che Karim avesse mai realizzato. In ogni caso non è una brutta puntata ed anzi, dimostra ancora una volta le potenzialità dello show.
3° Episodio: “Sad Yotobi”
A quanto pare diversa gente non ha trovato molto convincente l’episodio precedente, tanto che quest’ultimo ha avuto moltissime critiche negative. A questo punto Karim sceglie come soggetto del video proprio la sua reazione ai commenti negativi rivolti al secondo episodio. Attraverso un piccolo esperimento sociale raccontato nel video Karim vuole cercare di capire come un artista del web debba percepire le reazioni del pubblico, fino a quando, nella seconda metà, l’episodio non si trasforma in una vera analisi interiore del comico stesso che si confronta con i precedenti due periodi della sua intera carriera. Una scelta inaspettatamente creativa ed originale, che riesce ad essere incredibilmente profonda e funzionale, ricordando agli spettatori che chi lavora sul web e chi percepisce i video stessi sono delle persone in carne ed ossa. Il video in questione infatti diventa ancora più analitico dei precedenti e Karim sfrutta il massimo delle sue capacità per quanto riguarda la scrittura della sceneggiatura, senza mai apparire banale, anche se stavolta le battute sono molto meno di quanto ci si possa aspettare. Il terzo episodio quindi si rivela non solo essere uno dei migliori del Late Show, ma uno dei video più personali ed analitici per quanto riguarda l’intera carriera di Karim, facendo capire definitivamente che il celebre comico non vuole limitarsi al semplice intrattenimento, anche se questo potrebbe essere considerato un difetto perché in effetti nel video non c’è abbastanza equilibrio tra serietà ed ironia, infatti il secondo elemento risulta molto meno calcato per quanto funzionante, ma se ciò viene considerato come un difetto esso è davvero minimo.
4° Episodio: “Prodotto Piazzamento”
Dopo il buon successo del terzo episodio, Karim sceglie ancora una volta la strada analitica che ha però come soggetto il product placement. Il comico infatti vuole mostrare gli aspetti positivi e negativi del marketing, evidenziando però quanto questo sia obiettivamente diventato importante per qualunque industria. Non solo l’episodio analizza in maniera semplice ma allo stesso tempo dettagliata l’intero argomento, ma stavolta è presente molta più ironia che non risulta mai fuori posto e riesce ad essere deliziosamente sposata con tutto il resto. Questo episodio infatti utilizza la stessa impostazione di “Gesù is megl che uan”, ma in maniera perfezionata e quindi senza alcun grosso scivolone stavolta. Karim quindi non mentiva nel terzo episodio: è riuscito ad impegnarsi ancora di più e a sfruttare al massimo le potenzialità del suo intero show, raggiungendo livelli in cui non si era mai spinto prima. Questa è in assoluto la puntata migliore dell’intera stagione.
5° Episodio: “Virtual Reality”
L’analisi di elementi riguardanti la vita quotidiana stavolta si ferma su qualcosa che man mano sta entrando sul serio nell’immaginario collettivo: la realtà virtuale. Karim vuole infatti verificare quanto essa possa influenzare le nostre vite e a che cosa effettivamente possa servire. Nonostante le poche informazioni, dato che ciò che il video analizza sono solo gli elementi base di questo prodotto, essendo appunto agli inizi, il video risulta essere molto coinvolgente. Le battute, pur essendo meno geniali dell’episodio precedente, riescono ad intrattenere, ma, come nel terzo episodio, ciò che riesce ad attrarre di più è proprio il ragionamento che Karim svolge per tutto il video, soprattutto per quanto riguarda la conclusione finale che riesce davvero a riassumere in maniera logica il perché la realtà virtuale possa essere molto più importante di quanto noi riusciamo ad immaginare. Certo, il vedere solamente gli effetti positivi di questo tipo di prodotto può risultare eccessivamente edulcorato, anche se sembra che gli aspetti negativi siano evidenziati in maniera velata nell’ultimo e lungo sketch comico con riferimenti sessuali. Tuttavia non bisogna criticare troppo Karim per questo, perché appunto le informazioni e gli esperimenti fatti sono ancora troppo pochi per riuscire ad arrivare ad un giusto confronto tra elementi positivi ed elementi negativi. In ogni caso il video si dimostra molto interessante, dai toni quasi documentaristici, risultando una sorta di misto tra il terzo ed il quarto episodio. Non è all’altezza degli ultimi due video menzionati proprio perché l’analisi è molto corta e basilare (anche se ripeto, la colpa stavolta non è di Karim), ma il risultato finale risulta comunque convincente.
Ultimo Episodio: “Bruce NecrofiLee”
Nel finale della prima stagione, Karim decide di fare un omaggio ad uno dei suoi più grandi idoli: Bruce Lee. Si tratta dell’episodio in cui maggiormente viene spinto il lato ironico, dato che, dopo aver introdotto in maniera semplice la figura dell’iconico artista di arti marziali, il soggetto dell’argomento trattato è la “bruceploitation”, ovvero lo sfruttamento della figura di Bruce Lee dopo la sua morte. Stavolta quindi le profondità delle analisi vengono messe da parte per dare spazio all’assurdità dell’operazione in questione evidenziando in maniera molto ironica i punti più ridicoli. Per quanto ci sia per la maggior parte delle volte degli elementi che oggi fanno davvero ridere, in certi punti Karim esagera troppo e sottovaluta l’ingenuità del pubblico degli anni 70. Ciò si nota soprattutto nella critica alla scena dell’asciugamano che in realtà fu uno dei lavori di post produzione più riusciti di sempre per l’epoca, specialmente considerando l’assenza della cgi. Il video in questione risulta essere decisamente divertente ed ha il pregio di far conoscere al pubblico moderno una divertente caratteristica di un’epoca che oggi non vedremo mai più, ma comunque non riesce ad andare oltre dall’essere un semplice video per staccare la spina e risulta quindi il lavoro meno interessante di Karim dell’intera stagione, pur riuscendo ad intrattenere.
Nonostante non tutti gli episodi siano della stessa qualità, lo show si dimostra essere una delle cose più innovative di Youtube Italia, riuscendo a mantenere un livello che in certi punti raggiunge davvero le vette dell’eccellenza, soprattutto grazie all’esposizione di Karim nel presentare gli argomenti che è diversa da qualunque altro comico presente nel web del nostro paese. La prima stagione quindi nella maggior parte delle volte convince davvero bene e rende curioso lo spettatore di vedere fino a dove questo comico riuscirà a spingersi ancora. In realtà la prima stagione proseguirà ancora, ma si scoprirà solamente in seguito che essa non sarà la seconda ma ancora la prima per motivi che poi diremo nell’articolo successivo. Appuntamento a domani per la recensione degli episodi del secondo periodo della prima stagione.
(questo articolo è stato scritto e curato da Andrea Barone)