Diversi fan degli anime si lamentano dell’esistenza delle sigle italiane e vorrebbero solo quelle originali giapponesi (perdendosi spesso dei capolavori come racconta il critico ed esperto di cultura orientale Dario Moccia in questo video documentaristico). I puristi totali invece possono essere accontentati grazie al cantante Matteo Leonetti.

(Matteo Leonetti durante un’esibizione)

Questo cantante ha realizzato tantissime cover che sono l’adattamento italiano di sigle giapponesi e di canzoni tratte da videogiochi. I suoi lavori sono molto apprezzati dagli appassionati sia per la sua voce che per il modo in cui riesce a modellare i testi delle opere originali per cantarle in italiano senza mai essere poco fedele al loro spirito. Tra i suoi lavori più apprezzati abbiamo tutti i pezzi di “Dragon Ball” (come la prima sigla di “Super” o la sigla del videogioco “Budokai 3”), di “Tokyo Ghoul” (come il pezzo “Unravel“), di “One Piece” (come il pezzo “Hands Up“), di “Kingdom Hearts” (come il pezzo “Simple and Clean“), di “League of Legends” (come il pezzo “Rise“), di “Assassin’s Creed” (come il pezzo “Iron“) e chi più ne ha più ne metta. Non mancano poi le canzoni composte direttamente da lui, come per esempio “Le Emozioni Dentro di Te” che è un omaggio a “Inside Out”. Il suo canale adesso conta poco più di 26.000 iscritti. Chiunque sia un appassionato di serie animate e di videogiochi, ma soprattutto di musica, dia un’occhiata a questo cantautore che ha ancora tanto da dire sul web e fuori da esso.

 

(articolo scritto e curato da Andrea Barone)

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