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YouTube avvisa ed incita gli utenti sull’articolo 13

acquisto iscritti e visualizzazioni

Come sappiamo dalle ultime notizie, se l’articolo 13 sulle legge del copyright viene approvato dal parlamento europeo, YouTube potrebbe essere costretto a bloccare la maggior parte dei video esistenti sulla piattaforma poiché non può assumersi la responsabilità del copyright di tutti i contenuti come l’articolo pretenderebbe (fino ad ora la responsabilità era solo dei creator) e tutto ciò potrebbe causare una perdita economica gigantesca che potrebbe persino portare al fallimento della piattaforma in tutta Europa. Inutile dire che YouTube non sia per niente d’accordo con un provvedimento simile, per questo ha intensificato la sua offensiva contro l’articolo ed adesso in ogni account che usufruisce gratuitamente della piattaforma, al posto della richiesta per fare l’abbonamento premium, compare un messaggio che avvisa che ci potrebbero essere delle conseguenze inattese a causa dell’articolo 13 e che ci può essere una strada migliore.

(L’avviso appena menzionato e ormai diffuso su tutta la piattaforma in Europa)

Ma YouTube non si limita solo all’avviso: se infatti si clicca sulla scritta “Learn More” quest’ultima vi manderà direttamente su una pagina che spiega nei minimi dettagli la situazione attraverso un video di circa 4 minuti realizzato direttamente dal canale ufficiale della piattaforma (potete vederlo con i sottotitoli italiani qui ). Nel video i vari creator vengono anche incitati a realizzare a loro volta altri video per spiegare agli utenti la situazione in modo da esortarli a fare di tutto per sostenere la causa, utilizzando l’hashtag #SaveYourInternet (e per ora in Italia non hanno perso tempo né l’attore comico Guglielmo Scilla, conosciuto nel web come Willwoosh, e né il gamer Lorenzo Ostuni, conosciuto nel web come Favij). Infine nel video viene anche precisato che c’è ancora tempo per cambiare le cose, perché i legislatori stanno ancora scrivendo la versione finale della legge ed il coinvolgimento di più persone possibili potrebbe aiutare molto a modificare quest’ultima in modo da arrivare ad un compromesso. Speriamo che tutto si risolva per il meglio, ma una cosa è certa: YouTube combatterà fino alla fine e noi siamo con lui.

 

(Articolo scritto e curato da Andrea Barone)