Michele Ruffini voleva diventare uno Youtuber

Il 17enne aspirante youtuber il 23 febbraio si è lanciato da un ponta ad Alpignano in provincia di Torino. E’ arrivata la denuncia dei genitori.

Secondo la madre Maria Catambrone Raso, Michele si sarebbe ucciso perché vittima di bullismo. «Aveva problemi, faticava a muoversi. E c’erano le prese in giro. L’hanno ammazzato i bulli, gli stessi che hanno continuato a prenderlo in giro anche al funerale».

La madre: «Ammirava gli youtuber e aveva caricato anche qualche video online. Faceva di tutto per farsi notare dai suoi coetanei. L’hanno ammazzato i bulli ha ripetuto la donna – . Mai avrei immaginato che mio figlio arrivasse a tanto».

Nel computer del figlio la signora Maria ha trovato decine di lettere, in molte lui scrive che sono “ultime lettere” indirizzare ai suoi idoli del web, youtuber famosi che lui avrebbe voluto incontrare.

La madre: «Aveva fatto dei video anche lui e li ha aveva caricati on line. Diceva che qualcuno gli aveva anche chiesto un autografo», ricorda la madre. «Faceva di tutto per farsi notare dai coetanei ma veniva ignorato».

«Mio figlio è nato sano. Poi, a sei mesi, dopo un vaccino, si è ammalato. Aveva problemi alle braccia e alle gambe e faticava a muoversi. E c’erano le prese in giro, gli sfottò. Era vittima di bullismo e per questo, prima di compiere 18 anni, si è ammazzato».

Il bullismo tra i giovani è un problema serio e sempre più frequente, speriamo di non sentire più storie come queste.

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