Chiunque abbia seguito spesso vari personaggi del web non può non aver visto un video di Michael Righini o non aver sentito parlare almeno una volta di quest’ultimo.
C’è stato un periodo in cui Michael Righini era una delle star più seguite di Youtube Italia, una di quelle che aveva tra le schiere più alte di fan che aspettavano sempre con ansia per divertirsi con i suoi sketch comici. Il suo video più ricordato è “Io Odio Gangnam Style”, una parodia del tormentone sudcoreano che arrivò da sola a 10 milioni di visualizzazioni rientrando ai primi posti della classifica dei video più visti di sempre su Youtube Italia. Il video in questione è sparito dal canale ufficiale (per motivi che spiegheremo nell’articolo), ma potete ritrovarlo sulla piattaforma tramite altri utenti che l’hanno caricato (per vederlo cliccate qui).
Quando si pensava a Michael Righini si sorrideva immediatamente, perché il suo nome voleva dire “risate a non finire”. Era ed è ancora definito dal pubblico come “la Bbestia”, soprannome che si diede lui stesso. Tuttavia oggi qualcosa si è spezzato…. e per capire davvero il motivo bisogna fare qualche passo all’indietro e ripercorrere in maniera dettagliata la carriera di questa icona del web. Tutto iniziò nel 2010 quando un trio di comici decisero di divertirsi aprendo un canale su Youtube chiamato “iFuoridiTesta”. Il trio era formato da Luca Balduini (a sinistra), Alessio Della Santa (al centro) e ovviamente Michael Righini (a destra) che all’epoca aveva 22 anni.
I video del gruppo si basavano sull’insieme di sketch comici che ritraevano in maniera satirica e demenziale l’Italia ed il comportamento dei suoi abitanti. Essi venivano girati in maniera molto grezza, attraverso l’uso di una sola unica inquadratura che riprendeva i protagonisti davanti ad un green screen. Più il canale andava avanti e più i video ottenevano un discreto successo. Tuttavia non sapremo mai quando e se si sarebbe fermata la loro corsa, perché dopo nemmeno un anno Alessio Della Santa, che diventerà successivamente su Youtube uno dei collaboratori storici del gruppo comico iPantellas, abbandonò il trio per motivi ignoti. I restanti membri del gruppo decisero che era inutile continuare un’idea che era stata progettata per tre persone, così il canale venne chiuso (ed oggi è molto raro riuscire a trovare uno dei loro vecchi video nel web).
Tuttavia Michael Righini non ebbe alcuna intenzione di smettere di creare sketch comici, così il 10 settembre 2011 nacque un nuovo canale che prendeva il suo nome e che sarebbe stato fino ad oggi quello definitivo. Luca Balduini non abbandonò l’amico e continuò ad aiutarlo non solo nella recitazione, ma soprattutto nella regia, nella sceneggiatura e nella produzione. Insieme al duo si aggiunsero soprattutto l’attore Matteo Carbone, che diventerà la spalla comica definitiva di Michael, e l’attrice e modella Silvia Sacchi che, nella maggior parte delle volte, sarà la co-protagonista femminile. I video di questo nuovo canale prendevano in giro gli aspetti della vita quotidiana (basti pensare al video “Ho Sempre Fretta !!!”) ed i vizi umani (basti pensare a “Come Smettere di Fumare?”), ma la cosa che veniva presa più di mira da Michael era il rapporto tra l’uomo e la donna (basti pensare a “Come Portare a Letto Una Donna” in cui compare l’attore e comico Frank Matano). Tutti questi elementi erano trattati nella forma più demenziale possibile, aventi un Michael che utilizzava espressioni facciali davvero esagerate. Non mancavano tuttavia video che invece trattavano determinati argomenti in maniera decisamente più seria per mandare un messaggio preciso e profondo, ma senza perdere mai il tocco ironico (basti pensare a “Quando Lei Non Ti Ama…” o a “L’Amore è Cieco…”). Gli ultimi ma non meno importanti soggetti trattati da Michael erano le parodie di classici elementi di film (basti pensare a “Il Mago della Romagna” in cui compare l’attore Andrea Baglio) e le parodie delle canzoni di maggior successo del momento (e da qui viene appunto il famoso “Io Odio Gangngam Style). Dal punto di vista tecnico i video diventarono molto più curati rispetto al sistema grezzo in cui erano stati fatti quelli del canale precedente, seppur rimanendo comunque semplici. Grazie infatti al quasi totale abbandono del green screen e all’inserimento di molte più inquadrature diverse, Michael riusciva ad avere più libertà nella scrittura e nella bizzarria delle sue idee. La direzione degli attori infine funzionava discretamente, soprattutto quando si trattava dei suoi fidati collaboratori, anche se quello che rubava spesso la scena era proprio Michael Righini.
L’iniziativa di Michael nell’aprire il nuovo canale fu ben premiata: i video infatti furono accolti con molto entusiasmo dalla gente. La maggior parte di essi riuscirono ad arrivare a più di un milione di visualizzazioni e non ce ne fu uno che non superava il mezzo milione. La gente infatti non amava solamente la genialità delle battute, ma amava in particolare le facce esageratissime di Michael che, unite alle simpatiche sceneggiature, facevano crollare qualunque spettatore dalla sedia. Fu in particolare l’espressione dell’italiano medio arrabbiato che lo fa ancora oggi ricordare come “la Bbestia” (uno dei video in cui questo personaggio viene fuori è per esempio “Il Rimedio Contro i Maleducati“). In poco tempo quindi Michael Righini arrivò ai primi posti dei personaggi più visti ed apprezzati dal web, tenendo testa in fatto di popolarità agli allora già giganti di Youtube Italia come Yotobi e iPantellas.
Per due anni consecutivi Michael continuò a fare questa tipologia di video, ma poi giunse il momento di fare un altro passo in avanti. Michael infatti non era solamente un amante della comicità, ma era un amante del cinema in generale. Non a caso aveva frequentato anche una scuola di recitazione (e si vedeva non poco già nei video precedentemente citati). A quel punto decise di sfruttare il successo avuto per finanziare quello che fu all’epoca il suo progetto più ambizioso: la web-serie “Fuga dalla Morte”, formata da 7 episodi dalla durata di 20 minuti circa (ognuno scritto, diretto ed interpretato da Michael stesso). Il primo episodio uscì su YouTube il 4 ottobre del 2013. La trama di questa web-serie era qualcosa che in Italia non si vedeva tutti i giorni nemmeno al cinema (tranquilli, non ci saranno spoiler): un ragazzo di nome Michael (interpretato da Michael Righini) ha un grande problema nel rapportarsi con il padre (interpretato dalla nota pornostar Franco Trentalance) nonostante sia passato molto tempo dal grave lutto (il nome della vittima sarà rivelato solo dopo, essendo importante ai fini della trama). L’unica persona che riesce a rendere Michael felice è la sua fidanzata di nome Silvia (interpretata da Silvia Sacchi). Tuttavia, mentre i due parlano in macchina, un camion li investe. Dopo l’incidente Michael si risveglia in un luogo dove non era mai stato prima: un castello circondato dal mare. In questo castello vagano diverse persone, alcune ferite gravemente ed altre no. Queste persone vengono continuamente braccate da soldati che prendono di mira anche Michael. A questo punto il protagonista dovrà scegliere la persona di cui fidarsi, anche se tutti quelli che incontra sono d’accordo su una cosa: il luogo in cui si trovano è il regno dei morti.
A dispetto di tutti i lavori precedenti, stavolta qui ci troviamo di fronte a qualcosa di molto diverso. In questa web-serie i momenti comici non mancano, ma compaiono di rado e sono brevi, giusto per far prendere allo spettatore un sospiro di sollievo dai lunghi momenti seri ed altamente drammatici. Come protagonista infatti non abbiamo un personaggio allegro e spensierato, ma un ragazzo disperato nell’essere intrappolato in un posto in cui non vorrebbe essere (e qui il senso di claustrofobia dato dai luoghi del castello funziona alla grande) e da cui vorrebbe scappare. Non c’è nulla di prevedibile: da un momento all’altro infatti potrebbe accadere qualsiasi cosa e se ciò può aiutare il protagonista è un bene, altrimenti lo spettatore sarà ancora più in ansia di quanto non lo fosse dal momento in cui Michael è finito in questo posto. Michael è quindi una persona normale che finisce in una situazione orribile, una persona in cui chiunque ci si può immedesimare. Tutto infatti è basato sul mistero della trama e sulla caratterizzazione dei personaggi. Questi ultimi, sia quelli normali (come Alberto interpretato da Alberto Pagnotta), sia quelli misteriosi (come il ragazzo dagli occhi bianchi interpretato da Andrea Baglio), hanno tutti uno scopo preciso ai fini della trama e nulla è lasciato al caso. Gli attori che li interpretano, provenienti quasi tutti dai precedenti video di Michael, sono nella maggior parte convincenti, ma quelli che rubano principalmente la scena sono Michael Righini ed Andrea Baglio (uno degli attori più talentuosi che circolano in questo momento nel web). Non mancano poi comparse di alcune celebri web-star come Guglielmo Scilla, conosciuto dal web come willwoosh, e Claudio Di Biagio. Non solo ogni personaggio è ben approfondito, ma la trama, oltre ad essere originale alla base, è piena di colpi di scena che chiariranno la condizione di Michael ed appassioneranno sempre di più lo spettatore. Dal punto di vista tecnico invece le inquadrature sono ben fatte e si riesce ad apprezzare l’impegno di Michael nel voler creare qualcosa di decisamente più artistico, anche se siamo ancora lontani dai livelli professionali di una serie tv o di un film cinematografico. Infine i pochi effetti speciali che si vedono, nonostante il basso budget, sono ben realizzati e la colonna sonora, composta da Gabriele Marletta e da Enrico Zanforlin, è davvero incredibile e non ha niente da invidiare alle grandi produzioni cinematografiche (basta anche solo ascoltare la sigla per capirlo). Oltre alle musiche composte per la serie segnalo una bella canzone scritta appositamente per quest’ultima: “Don’t You” cantata da Claire Audrin. Tutti gli episodi si trovano tranquillamente sul canale principale di Michael Righini (potete guardare il trailer qui).
Non c’è da stupirsi che i fan di Michael, abituati per lungo tempo solo a video divertenti, furono molto straniti nel vedere proposto dal loro idolo qualcosa di serio e drammatico, ancora di più se in una veste fantasy che soprattutto all’epoca non eravamo purtroppo più abituati a vedere nel cinema e nella televisione italiana da molto tempo. Se quindi il primo episodio fece ancora delle ottime visualizzazioni, tutti gli altri ebbero dei risultati che non erano minimamente paragonabili a quelli abituali dei video comici di Michael (se si pensa poi che il video riguardante gli errori sul set della web-serie raggiunse quasi le stesse visualizzazioni del primo episodio…). Tuttavia, nonostante il pregiudizio dei fan e grazie all’alta qualità del prodotto creato, l’opera riuscì comunque a difendersi superando i 2 milioni e mezzo di visualizzazioni e diventò quindi una delle web-serie italiane di maggior successo in assoluto. Le critiche inoltre furono molto positive e ciò garantì a Michael una nomination ai Web-Show Awards del 2014 per la miglior Web-Serie, anche se l’ambito premio fu vinto dal gruppo comico dei The Jackal. Durante l’uscita della web-serie arrivò al cinema il film “Tutto Molto Bello” scritto e diretto da Paolo Ruffini. Michael era nel cast, ma purtroppo (o per fortuna, vista la qualità del film in questione) fece solamente una simpatica comparsa. Dopo l’ambizioso e faticoso lavoro svolto con “Fuga dalla Morte”, Michael Righini sorprese tutti tornando pochi mesi dopo, il 5 Marzo del 2014, con una nuova web-serie di nuovo scritta, diretta ed interpretata da lui: “Vita di Coppia”, formata da 7 puntate dalla durata di dieci minuti circa.
A differenza della precedente web-serie questa è un tributo alle sitcom e non fa altro che narrare in maniera molto ironica la vita di una coppia etera che vive sotto lo stesso tetto. La co-protagonista femminile è interpretata da Micol Damilano che, dopo l’esperienza in “Fuga dalla Morte”, è migliorata molto e riesce perfettamente a stare al passo di Michael. I toni quindi tornano ad essere quelli di una commedia, ma senza alcuna traccia di demenzialità: stavolta infatti Michael sceglie ancora di prendere in giro gli aspetti della vita quotidiana ma in maniera molto più realistica, perché tutto ciò che fa ridere nella sitcom potrebbe benissimo capitare o essere già capitato allo spettatore. Dal punto di vista estetico Michael sceglie di adottare un’unica inquadratura per concentrarsi principalmente sulla direzione del cast e sulla scrittura delle battute comiche. I pochi altri personaggi che compaiono sono interpretati da attori convincenti (molto gradito poi il ritorno di Luca Balduini come spalla comica, dato che in “Fuga dalla Morte” si era limitato in un normale cameo perché era impegnato ad aiutare Michael nelle riprese). Il risultato quindi è una web-serie molto gradevole che riesce a rappresentare bene l’italiano medio, anche se a livello di profondità siamo a livelli pari a 0, ma si vede che l’obiettivo di Michael non era quest’ultimo elemento.
Questo ritorno alla commedia fu molto ben accolto dal pubblico che apprezzò non poco questo format nuovo. Il primo episodio superò infatti il milione di visualizzazioni, mentre tutti gli altri superarono il mezzo milione per un totale di poco oltre i 5 milioni di visualizzazioni. Se si conta poi che, tra l’episodio 5 e l’episodio 6, in onore dei primi video del canale, uscì il corto demenziale “Come Smettere di Fumare? (Parte 2)” che superò tranquillamente il milione in poco tempo, si può dire che Michael non aveva arrestato per niente la sua corsa. Ma non era finita qui, perché “Vita di Coppia” fu solamente un piccolo assaggio per quello che sarebbe venuto poi dopo, dato che il 15 ottobre del 2014 uscì il primo episodio di una terza web-serie: “Come Mi Sono Innamorato di Te”, formata da 7 puntate dalla durata di 20 minuti circa. La trama stavolta è questa (sempre evitando gli spoiler): un ragazzo di nome Ethan (interpretato da Michael Righini) sta affrontando il suo primo anno di università e condivide un appartamento con i suoi amici Rocco (interpretato da Matteo Carbone) e Filippo (interpretato da Alberto Pagnotta). Il fratellastro di Ethan di nome Gabriel (interpretato da Andrea Baglio) vuole parlare con lui, ma Ethan rifiuta a causa dei precedenti di Gabriel con la droga, da cui è dipendente. Poco tempo dopo Ethan incontra una sua vecchia fiamma: Victoria (interpretata da Sandra Sold). I due hanno un rapporto sessuale, ma il giorno dopo di esso Victoria dice a Ethan che avrebbe continuato a stare con lui solamente se la relazione fosse stata seria. Ethan non è abituato a certe cose, ma a causa dell’attrazione che ha per Victoria decide di accettare. Dopo di ciò Gabriel cerca di parlare di nuovo con Ethan e stavolta quest’ultimo lo ascolta: l’oggetto del discorso è che Gabriel vorrebbe riavvicinarsi al fratello. Ethan inizialmente è titubante, ma alla fine accetta. Gabriel è molto felice di ciò, anche se purtroppo i fantasmi del suo passato cominceranno di nuovo a tormentarlo.
Per quanto si stia parlando di nuovo di comedy, questa volta non siamo di fronte ad una sitcom formata da una raccolta di eventi quotidiani, ma ad una storia sentimentale con una narrazione precisa e lineare, molto più simile alle fiction della Rai (ma con una qualità decisamente più alta per quanto riguarda la sceneggiatura). Proprio per questo Michael decide certamente di rendere divertente il suo prodotto, ma senza mai mettere qualcosa di demenziale per lasciare il realismo nei dialoghi. Perché il succo principale della serie è la caratterizzazione ed il rapporto tra i personaggi, che sia sentimentale o meno. Michael, come aveva già fatto con “Fuga dalla Morte”, vuole ancora una volta che gli spettatori si immedesimino nei personaggi e lo fa con tutto il realismo e l’approfondimento possibile, riuscendoci bene. Ciò che aiuta ancora di più la messa in scena è la recitazione degli attori, perché stavolta non solo Michael Righini ed Andrea Baglio si dimostrano sempre molto capaci di interpretare i propri ruoli, ma anche i precedenti che avevano dato buone prestazioni in “Fuga dalla Morte”, ovvero Silvia Sacchi, Matteo Carbone e Alberto Pagnotta, si dimostrano qui notevolmente migliorati, specialmente Matteo Carbone che è davvero nato per fare il ruolo di Rocco. Anche la new entry Sandra Sold (che all’epoca era la vera fidanzata di Michael) si dimostrano convincenti, senza far credere di essere stata scelta solo per la sua fisionomia, mentre Alice Severi si dimostra decisamente sottotono, soprattutto rispetto al lavoro che aveva fatto nella precedente web-serie. Dal punto di vista tecnico ovviamente ritroviamo una regia decisamente più elaborata di “Vita di Coppia”, anche se inferiore a quella di “Fuga dalla Morte” dato che, anche a causa del genere, Michael si dimostra meno ispirato dal punto di vista visivo se si escludono le poche inquadrature panoramiche. Una regia quindi buona ma ancora lontana da quella di una serie tv ispirata tecnicamente, anche se la web-serie sarebbe comunque degna di essere trasmessa dalla Rai (tanto il livello visivo di diverse fiction sentimentali è questo, se non peggio). Infine la colonna sonora, formata principalmente da canzoni e da vecchi bellissimi temi composti da Gabriele Marletta per alcuni vecchi video impegnati di Michael (se si esclude uno composto direttamente per questa web-serie che non è per niente male), è decisamente adatta alle atmosfere della web-serie. Gli episodi non ci sono più nel canale principale (tra poco vi spiegherò il perché), ma li potete trovare raggruppati in un unico video da 1 ora e 20 nel canale “The Freaked Out” (potete vedere il trailer qui).
La risposta del pubblico a questa web-serie non tardò ad arrivare e fu entusiasta. Non solo le scene comiche furono apprezzate, ma ciò che catturò gli spettatori fu soprattutto la storia sentimentale tra i due protagonisti, senza togliere nulla agli altri personaggi che furono anche loro accolti in maniera molto calorosa. Tra le tre web-serie che Michael fece uscire fino ad allora, il successo di ascolti di “Come Mi Sono Innamorato di Te” fu quello più alto: i primi due episodi superarono ampiamente il milione di visualizzazioni, mentre i restanti superarono il mezzo milione senza problemi, per un totale approssimato di 7 milioni di visualizzazioni. Dopo questa esplosione gigantesca, a parte girare pochi video per Facebook dalla durata di massimo due minuti, Michael staccò la spina per pochi mesi, per poi ritornare a Febbraio con “Come Trovare l’Amore”, un cortometraggio che parla di un uomo che, dopo essersi lasciato, cerca disperatamente di incontrare una donna conosciuta in una chat di un programma per appunto “trovare l’amore”. Il cortometraggio cerca di fondere gli elementi realistici proposti da Michael negli ultimi tempi con quelli delle sitcom e senza nessun elemento demenziale (ad eccezione della scena del gorilla che è davvero un piccolo esilarante tocco di classe). Il cortometraggio fu ben accolto e le visualizzazioni superarono tranquillamente il mezzo milione.
Poco più di un mese Michael tirò fuori “La Donna Della Mia Vita”, un altro cortometraggio avente la trama di un uomo che, dopo essere stato più volte sfortunato in amore, vede la sua nuova ragazza come ultima speranza, mentre il suo cervello (impersonato sempre da Michael) continua a dirgli che è meglio evitare di lasciarsi andare di nuovo con l’amore. Probabilmente “La Donna della Mia Vita” è il miglior cortometraggio che Michael abbia mai fatto fino ad oggi, poiché analizza in una maniera perfetta il dualismo di un uomo che vuole ancora provare le forti sensazioni dell’amore ma che ha paura di essere deluso di nuovo. Il tutto viene accompagnato da pochi momenti ironici rappresentati dalla parte diffidente del personaggio, ma essi sono sempre gradevoli e non scadono mai nel demenziale. Anche la prestazione attoriale degli unici due attori, ovvero Michael Righini e Silvia Sacchi (tralasciando il simpatico cameo di Luca Balduini che migliora sempre di più), sono assolutamente perfette per le parti. L’unico difetto di questo cortometraggio è (senza fare spoiler) la scena dopo i titoli di coda che rovina il messaggio finale che il cortometraggio voleva lasciare, anche se per fortuna è molto facile ignorarla, perché più che una scena scritta per il cortometraggio sembra molto di più uno sfogo momentaneo messo in maniera del tutto casuale (e considerando che Michael si era lasciato da poco con la sua ultima fidanzata dalla quale poi nascerà una figlia qualche mese dopo, ciò non è da escludere). Il cortometraggio fu uno dei più grandi successi di Michael in assoluto, riuscendo quasi a triplicare le visualizzazioni di quello precedente, ma soprattutto ottenendo un gradimento del pubblico gigantesco, dato che il messaggio del video toccò il cuore di quasi tutti gli utenti.
Dopo di esso uscirono altri due video che volevano essere una parodia delle situazioni classiche dei film, riprendendo lo stile dei primi lavori del canale. Dopo questi video, che ottennero ancora una volta ottime visualizzazioni, ci fu uno stop improvviso. A causa di impegni legati alla vita privata (tra cui l’essere diventato padre), Michael abbandonò le scene sul web per tutto il resto del 2015. In quel periodo tuttavia non mancarono comunque delle grosse soddisfazioni: Michael fu nominato ai MTV Awards come miglior web star, anche se venne battuto dal gruppo comico iPantellas. Dopo di ciò, verso la fine dell’anno, arrivò la soddisfazione più grande: il video “Come Trovare l’Amore” venne nominato ai Web-Show Awards come miglior cortometraggio, riuscendosi a portare a casa l’ambito premio. Dopo questa grande vittoria, per Michael era ormai giunto il momento di tornare sul web. Tuttavia decise di farlo su Facebook, facendo uscire i suoi nuovi video prima su quest’ultima piattaforma e poi su Youtube. Questo diminuì di certo le visualizzazioni del canale principale, ma ciò non era grave perché comunque Michael otteneva ottimi risultati dal nuovo utilizzo della piattaforma (e diversi video ottennero un grosso successo anche su Youtube). Il più grande successo su Facebook fu “I Ragazzi di Oggi” che riuscì ad arrivare a ben 7 milioni di visualizzazioni. Tuttavia, nonostante la grande quantità di video prodotti sia per Facebook che per Youtube, qualcosa cominciò a calare…. e non erano le visualizzazioni. A parte i due video “Restare Bambini…” e “Quando Lei Ti Lascia…” che mostravano sia degli intenti artistici che una forte dose di originalità (specialmente il primo video menzionato, il secondo è da lodare solo per l’originalità dell’impostazione e per il ritorno di Andrea Baglio), tutto il resto che uscì furono dei lavori davvero poveri di contenuti. Non che non facessero ridere (anzi, tutt’altro), ma ormai vedere video che trattavano sempre e solo di rapporti tra uomo e donna e di scene di vita quotidiana aveva davvero stufato. Anche la prima web-serie (se così si può definire, vista la breve durata degli episodi) creata per Facebook, “Amore Ti Odio”, nonostante le ottime visualizzazioni e le battute comunque riuscite, non sembrava altro che la versione povera di “Vita di Coppia”. Arrivò anche una grande occasione per Michael quando gli offrirono il suo primo lavoro televisivo: “Il Divano dei Pazzi”, una breve sitcom girata insieme al gruppo comico dei Nirkiop e mandata in onda durante le pause degli episodi dell’edizione di “Italia’s Got Talent” di quell’anno. La sitcom mostra delle coppie, sia etero che gay, trattate in maniera stereotipata, o parodie di personaggi famosi (come Batman ed Harry Potter), che intenti a commentare le puntate dello show attraverso battute comico-demenziali. Potete trovare tutti gli episodi (che hanno cambiato il titolo in “Gruppi d’Ascolto”) nel canale di “Italia’s Got Talent” su YouTube.
Per quanto sono lieto che Michael abbia finalmente potuto realizzare qualcosa in televisione, ritengo purtroppo che il lavoro svolto sia stato il peggiore di tutta la sua carriera, nonostante l’impegno ed il divertimento dimostrato. Nulla di orrido, sia chiaro, ma i risultati sono ben lontani dai video creativi che aveva sempre realizzato. In poche parole il 2016 fu un anno in cui Michael Righini ebbe un forte calo di idee. Verso l’inizio del 2017 lo stesso Michael si definì risentito dal fatto che i video comici con determinati soggetti li stava facendo perché erano i fan a volerli e non perché era lui a volerlo. A quel punto, siccome Michael non si definiva più la “Bbestia” di Youtube, decise di cancellare dal canale i video in cui non rispecchiavano il Michael che ormai era cambiato, tra cui il suo celebre “Io Odio Gangnam Style”. Questo atto fu la dimostrazione che l’obiettivo di Michael era tutt’altro che le visualizzazioni. Michael infatti non era soddisfatto del suo lavoro se ciò doveva compromettere la sua qualità di artista. In questo modo, tra Gennaio ed Aprile, mentre su FB continuavano ad uscire piccoli sketch, su Youtube uscirono finalmente dei cortometraggi originali rispetto a quasi tutto ciò che era uscito l’anno precedente: “Rocckyo Balbocchio”, la presa in giro di “Creed” che inaugurò la prima casa di produzione fondata da Michael insieme ai suoi fidati collaboratori, la Dreamers Production, e “Vita da Videomaker”. Nonostante il nuovo passo in avanti di qualità, i video stavolta non ottennero le abituali visualizzazioni degli altri, specialmente “Vita da Videomaker” che, prima di riprendersi un po’ dopo mesi, non raggiunse neanche le centomila views. Ma i cali di ascolti possono capitare a chiunque e a Michael non importò ciò, soprattutto perché il piatto forte sarebbe arrivato a breve. Nella metà del 2016 Michael aveva infatti dato un importante annuncio: l’inizio della pre-produzione della seconda stagione di “Fuga dalla Morte”. La prima stagione infatti finiva con un finale aperto che faceva di tutto tranne che concludere le spiacevoli avventure del protagonista. Per lungo tempo Michael dovette lasciare tutto a metà, ma dopo quasi 3 anni decise che era giunto il momento di finire l’ambizioso progetto che aveva incominciato. Tuttavia i fondi non bastarono per riuscire a rilanciare tutto, così Michael si affidò ad un Crowdfunding che riuscì a raggiungere i 15.000 euro. Le riprese durarono quasi tutta l’estate e, dopo un ultimo bel cortometraggio uscito a fine Luglio ed intitolato “Come Baciare una Ragazza???”, Michael sospese quasi ogni attività su Youtube per dedicarsi interamente alla serie che doveva uscire l’anno dopo. La seconda stagione si dimostrò un progetto ancora più ambizioso di quella precedente, perché fu la prima web-serie in tutta Italia ad essere girata in 4K. Inoltre la serie non fu divisa in 7 episodi dalla durata venti minuti circa come la prima stagione, ma in 4 episodi dalla durata di minimo 50 minuti. L’obiettivo di Michael infatti, oltre a quello di completare finalmente la storia, fu di cancellare ogni tipo di amatorialità che era sempre stato presente in ogni sua web-serie, facendo in modo che l’ultima di queste avesse l’aspetto di una vera serie TV. Dopo un lungo lavoro di post-produzione, il 4 Maggio del 2018 uscì il primo episodio della seconda stagione.
La sceneggiatura (senza fare spoiler) all’inizio mantiene la stessa ottima qualità della prima, riuscendo sempre ad essere originale e mai banale. Ma man mano che la storia va avanti riesce sempre di più a superare il suo predecessore fino a quando finalmente si riesce a capire quale sia l’obiettivo di questa web-serie. “Fuga dalla Morte” non punta solo ad essere un thriller oscuro ottimamente ben scritto, ma vuole essere soprattutto un’opera filosofica che aiuti l’uomo ad affrontare il tema della morte. I discorsi che ci sono in questa stagione riguardante il messaggio che cerca di mandare sono trattati in una maniera straordinaria. Questi tipi di discorsi si sono sicuramente già sentiti, ma sono comunque dei discorsi importanti da tramandare a numerose generazioni e quindi vanno sempre raccontati, affinché essi non vengano mai dimenticati. Inoltre il modo in cui Michael Righini affronta l’argomento è talmente originale che non si può non lodare. Viene anche finalmente spiegato lo scopo di tutti i personaggi dell’opera e la psicologia del protagonista viene approfondita in maniera magistrale e definitiva, completando finalmente il cerchio. Per quanto Michael Righini ed Andrea Baglio continuino a rubare la scena, il livello degli attori è migliorato parecchio rispetto alla precedente stagione ed anche le new entry non si dimostrano impreparate. Le musiche poi sono sempre di ottima qualità (la sigla riarrangiata da Gabriele Marletta non era mai stata così bella da ascoltare). Ma non è finita qui: come spiegato da me in precedenza, l’unico difetto della prima stagione di “Fuga dalla Morte” era la regia che, pur essendo buona per una piattaforma del genere, dimostrava comunque di essere decisamente amatoriale. In questa seconda stagione Michael Righini dimostra non solo di non essere più un regista amatoriale, ma di essere un vero e proprio autore dal punto di vista visivo oltre che dal punto di vista della scrittura: ci sono tanti guizzi bellissimi che rendono la serie un vero e proprio spettacolo per gli occhi. La web-serie adesso non solo dal punto di vista tecnico sembra un prodotto ad alto budget girato per la TV, ma in diversi punti sembra visivamente un’opera destinata ad essere vista al cinema (molte inquadrature meritano infatti di essere gustate in una sala gigantesca). La seconda stagione di “Fuga dalla Morte” non è solo il capolavoro assoluto di Michael Righini, ma è una delle migliori opere a puntate che siano mai state prodotte in Italia. Solamente “Gomorra” e “Romanzo Criminale” riescono a tenergli testa, perché tutte le altre produzioni vengono divorate dalla qualità di questo prodotto che entra sicuramente nella lista dei migliori lavori italiani che cercano di portare di nuovo originalità, compresi i film cinematografici. L’intera seconda stagione si trova sempre nel canale principale di Michael (potete guardare il trailer qui)
Dopo questo risultato incredibile, il quale lo stesso Michael definirà come il lavoro di cui fino ad oggi è più orgoglioso, quale fu la risposta del pubblico dopo diversi mesi di assenza del loro idolo dal web? Purtroppo fu incredibilmente negativa: il primo episodio a malapena riuscì a superare le 100.000 visualizzazioni, mentre gli altri tre non riuscirono nemmeno ad arrivare alla cifra appena menzionata, per un totale di 400.000 visualizzazioni. Nonostante le critiche entusiastiche avute dopo la fine della web-serie, quest’ultima ebbe il peggior risultato di ascolti mai raggiunto da Michael per una sua opera divisa a puntate. Nonostante il risultato mai raggiunto prima d’ora non solo nel web, ma nelle produzioni televisive e cinematografiche, il pubblico, per mancanza di interesse, non volle premiare e non premia ancora tutto ciò. Si può capire quindi la cocente delusione avuta da Michael dopo che aveva messo tutto sé stesso nel suo progetto più ambizioso…. e la risposta non tardò ad arrivare.
Un mese dopo la fine di “Fuga dalla Morte” Michael pubblicò un video intitolato “Intervista Doppia: La Bbestia vs Michael Righini”. Il video in questione ha le stesse caratteristiche di un’intervista doppia che ora va di moda su Youtube, con la differenza che gli intervistati non sono due persone, ma Michael e la sua controparte che tantissima gente ha sempre amato. Si può capire dove il video vuole andare a parare da una semplice domanda detta nell’intervista: “Qual è la tua professione?”
Risposta di Michael: “Ho fatto per diversi anni il manovale, poi dopo ho fatto il commesso da Blockbuster ed infine, da 5 anni, faccio il videomaker da libero professionista.”
Risposta della Bbestia: “Lo youtuber.”
Quando la gente pensa alla parola “youtuber”, la prima cosa che viene in mente è o un ragazzo che gioca ai videogame o uno che gira corti comici. Spesso la gente non capisce che lo youtuber comprende tantissimi tipi di professioni che vedono anche la recitazione, la regia, il disegno, il montaggio e il giornalismo. Michael ormai è stufo di essere etichettato dalla gente con la prima definizione, ma soprattutto è stufo non dei suoi fan che lo vedono come un artista, ma di quelli che vogliono sempre e solo vederlo esclusivamente come comico e che sfortunatamente sono in netta maggioranza rispetto alla prima fetta di fan menzionata. Ormai quel ragazzo che voleva fare video solamente per divertire è quasi morto, perché il Michael di adesso ha altre ambizioni, ha altri obiettivi. Il Michael di oggi vuole guadagnare facendo quello che gli piace: vuole essere un artista che possa approdare al cinema. Ha anche recentemente cancellato dal canale la web-serie “Come Mi Sono Innamorato di Te” per due motivi: il primo è perché Sandra Sold non sarebbe tornata nel ruolo e Michael detesta cambiare attori per interpretare gli stessi personaggi. Il secondo è perché registicamente la commedia non è un genere di cui si vuole occupare. Per questi due motivi, piuttosto che lasciare la storia incompleta, ha deciso di cancellarla. Sia chiaro, Michael ha affermato di non volere rinunciare affatto alla commedia, ma solo nelle vesti di attore, perché nelle vesti di regista e sceneggiatore è deciso a cimentarsi in ben altro. Nonostante la delusione, Michael è deciso a non arrendersi e continuerà a cimentarsi nelle sue nuove creazioni, tra cui un lungometraggio che vorrebbe fare uscire su Youtube nel caso nessuna casa di distribuzione lo considerasse. Tutto ciò è un vero peccato, perché Michael è un artista che con pochi soldi riesce a fare ciò che le case italiane con i milioni non riescono ad ottenere e se una casa di distribuzione lo considerasse anche un po’, state sicuri che si farebbe notare subito. Michael è l’artista sul web che più di tutti merita di finire al cinema e se non ci riesce la colpa è anche soprattutto di chi non ultimamente non gli sta dando il giusto sostegno. E’ colpa di chi continua sempre ad avere pregiudizi, di chi non crede che in Italia si può fare qualcosa di diverso, se i percorsi continuano ad essere molto lenti. Nel frattempo la corsa di “Fuga dalla Morte” continua, perché non solo Michael ha deciso di portare la serie nei festival internazionali, ma a breve la farà, senza ancora una data precisa, uscire anche in dvd e blu-ray. Come dite? Non avete intenzioni di spendere soldi in una web-serie solamente per fiducia? Allora andate su Youtube, dove potrete vedere tutti gli episodi gratis in modo da sostenere comunque questo grande progetto senza spendere nulla. In questi ultimi tempi Michael, in attesa della realizzazione di un nuovo ambizioso progetto, continua, insieme alla sua celebre spalla Matteo Carbone, a fare video comici molto più brevi rispetto al solito (non superano mai i 5 minuti) ma attraverso una costanza di almeno al video a settimana. La realizzazione è molto più semplice, ma tutto ciò è voluto in modo da divertirsi di più con il loro lavoro senza fare delle cose forzate dal lato artistico, ottenendo sia alti (basti pensare al video “Apple Siri Parodia – Com’è stato creato VS Come viene usato“) che bassi (basti pensare al video “Quando Incontri la Tua Ex“). Auguriamo noi tutti una buona fortuna a Michael affinché possa finalmente diventare attore, regista e sceneggiatore nel mondo del cinema che è difficile da raggiungere, ma non impossibile.
(Questo articolo è stato scritto e curato da Andrea Barone)
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Io non auguro buona fortuna a Michael perché, oltre al fatto che i suoi nuovi video che parlano solo d’amore mi fanno cagare e sono la stessa merda stagnante che si è vista nella TV italiana da decenni (motivo per cui tanti sono andati su internet e di conseguenza youtube), ha anche deciso di distruggere il 99% dei suoi vecchi video amati non solo da me ma da tante, tante altre persone. Che siano i video de ifuoriditesta, i vecchi video comici demenziali del 2011-2012 o altri sketch tipo “Quando un coglione va in palestra”, ora è praticamente impossibile trovarli se non alcuni in qualità ultramerdosa rispetto all’originale (questo se sei fortunato e lo trovi a prescindere, altrimenti vuol dire che è estinto). È come se yotobi, passando a Mostarda, avesse cancellato tutte le sue vecchie recensioni solo perché si stancò di farle, o come se Fraws avesse cancellato il canale dopo la dissoluzione del team di Parliamo di Videogiochi.
Quindi che Michael se ne vada a fanculo, buon per lui se ha trovato la strada per fare i soldi o comunque per fare quello che gli piace, ma almeno poteva evitare di farsi bruciare il culo al punto di sputare sulle sue origini, specialmente perché ricordo (ma potrei sbagliarmi) di un’intervista in cui ha detto “quando iniziai su youtube non c’era l’idea di sfondare e fare i soldi, era una passione”. Citazione non precisa ovviamente, e purtroppo non riesco a confermare o disdire se effettivamente aveva detto così in quanto il canale che lo aveva intervistato si è smaterializzato. In ogni caso evidentemente non gliene frega più un cazzo, in quanto cita la sua fama vissuta sul suo sito ma ora si tratta solo di numeri per gonfiare un’immagine decisamente più corporate che rinnega completamente la fonte dei numeri stessi.
Comunque, articolo dettagliato e approfondito, non sono d’accordo sulla conclusione ma oguno al suo.
Ma se fanno ridere a tutti dai ahahaha, sparati minchione
Ciao, ottimo articolo ti consiglio di guardare il mio canale Youtube per avere tantissime novità in merito a ciò che hai scritto.