Nel mondo di YouTube sono abbastanza popolari i recensori cinematografici ed uno dei più seguiti nel nostro paese è Mattia Ferrari, conosciuto sul web come victorlaszlo88 dopo aver fondato il canale omonimo l’11 Agosto 2009. Egli è particolarmente apprezzato per il modo analitico in cui svolge le sue recensioni, chiamate da lui MovieBlog, che spesso variano nella durata dai 30 ai 60 minuti circa. Le sua capacità nell’esporre gli argomenti riesce ad intrattenere bene lo spettatore, specialmente quando arrivano quelle che lui chiama “recensioni incazzate” nelle quali vengono utilizzati insulti creativi per definire film da lui odiati che divertono particolarmente il pubblico del web. Attualmente il suo canale conta poco più di 150.000 iscritti.

(Mattia Ferrari nella foto)

Non tutti ovviamente riescono a reggere video-recensioni così lunghe o a trovare il tempo di vederle, così Mattia Ferrari, per un breve periodo di tempo, ha anche utilizzato i FlashVic, recensioni dalla durata di 10 minuti che riassumono in maniera chiara ciò che pensa dei film più discussi dal pubblico. Questo format tuttavia non è stato più mantenuto perché lo stesso Mattia preferisce non rinunciare alla sua descrizione dei dettagli delle pellicole che recensisce. Dal 9 febbraio del 2015, con la recensione di “Birdman o Le Imprevedibili Virtù dell’Ignoranza”, Mattia ha cominciato ad aggiungere nella descrizione i voti che assegna ai film recensiti nei suoi video dopo che molti fan gli hanno chiesto di farlo. Il noto recensore ha continuato a fare così per anni fino a quando non ha cominciato a sentire fin troppo nei commenti degli utenti due grossi problemi:

1) Mattia ha l’abitudine di dare i voti in base al genere oltre che alla qualità: in pratica l’8 dato ad un film drammatico non è lo stesso di un 8 dato ad un film fantascientifico. Molti tuttavia non fanno questa differenza e per tale motivo diverse persone si sono lamentate perché egli ha dato un voto più alto ad un film rispetto ad un altro quando in realtà i motivi non riguardavano solamente la qualità della pellicola.

2) Diverse persone non hanno visto più i suoi video perché una volta saputo il voto non avevano bisogno di altro per capire ciò che Mattia pensa dei film trattati. Ciò al recensore ha dato molto fastidio perché i voti per lui sono solo numeri e soprattutto perché sapere di spendere tanto tempo per fare video quando poi c’è chi guarda solo il voto senza neanche ascoltare mezza parola è alquanto irritante.

In questo modo il 16 agosto del 2018 Mattia Ferrari ha caricato un video in cui ha annunciato di smettere di mettere i voti nelle recensioni ribadendo per l’ultima volta i motivi appena descritti. Inoltre ha aggiunto che lui, prima di mettere i voti, lasciava sempre un commento sotto i video che riassumessero il suo parere. Mattia quindi ha affermato che da lì in poi avrebbe ricominciato solo a mettere i commenti senza inserire i voti e ciò non avrebbe tolto niente alle sue recensioni.

Una cosa più che giusta ma c’è un dettaglio che in realtà è molto più pesante di quel che si possa pensare. Prima di inserire i voti i commenti che Mattia Ferrari lasciava sotto i video metà delle volte non erano inerenti al film, mentre l’altra metà erano scritti in questa maniera:

MovieBlog- 155: (Spaghetti Western Mono 1) Recensione Django
“Uno di quei film in cui ti viene voglia di alzarti e incitare il protagonista: <<AMMAZZALO QUEL BASTARDOOOOOOOOOO! SDRUMALOOOOOOOOOOOOOOOOO!>>”

MovieBlog- 226: Recensione La Leggenda del Cacciatore di Vampiri
“Una figata inaspettata devo dire!”

MovieBlog- 215: Recensione Dark Shadows
“Un film piuttosto deludente”

MovieBlog- 216: Recensione Chronicle
“Un film interessante anche se con qualche riserva!”

MovieBlog- 293: Recensione The Bling Ring
“Mah”

MovieBlog- 299: Recensione Fuga di Cervelli
“LAMMERDA.”

Da come si osserva dagli esempi si tratta di semplici piccoli commenti senza qualcosa di veramente analitico, anche perché giustamente la vera analisi è inserita nei video. Dopo aver cominciato ad utilizzare i voti, i commenti affiancati a questi ultimi sono stati gli stessi, come si vede in questi esempi:

MovieBlog – 372: Recensione Birdman (SENZA SPOILER)
Semplicemente travolgente. VOTO 9.

MovieBlog- 381: Recensione The Interview
Dissacrante e divertentissimo. VOTO 7 E ½

MovieBlog- 383: Recensione La Solita Commedia- Inferno
Ci avevo sperato. Giuro che ci avevo perfino creduto. VOTO 4.

MovieBlog- 394: Recensione Il Racconto dei Racconti
La tradizione popolare come non la vedevamo da un po’, finalmente. VOTO 8 e 1/2.

MovieBlog- 407: Recensione Left Behind- La Profezia
Seriamente il film più brutto mai uscito in sala. VOTO: 0.

MovieBlog- 584: Recensione La Forma dell’Acqua
Poesia pura. VOTO 9

Anche in questo caso quindi nulla di analitico. Tuttavia dopo che Mattia Ferrari ha tolto i voti, la struttura dei commenti è incredibilmente cambiata:

MovieBlog- 618: Recensione Ride
“Un film italiano che potrebbe tranquillamente essere stato prodotto da una major estera. Un mix di azione, tensione e momenti decisamente al cardiopalma, con un ottimo uso delle GoPro, le quali aumentano l’immedesimazione dello spettatore. Lorenzo Richelmy è calati nella parte come poche volte gli era mai capitato, incarnano un personaggio grezzo, enigmatico e totalmente imprevedibile. Ulteriori note di merito sono gli effetti visivi della Hive Division (gli stessi che hanno creato il fan film ‘Metal Gear Philanthropy’), semplicemente spettacolari, l’impianto in stile videogame sfruttato al massimo del potenziale, è la colonna sonora, che oltre ad essere assolutamente perfetta per i momenti più action è anche diegetica, ovvero ascoltata dai protagonisti stessi nel film. A margine: la trama non è quella che tutti pensavano.”

MovieBlog- 619: Recensione Sulla Mia pelle
“Più che un film, una coltellata al petto. Crudo, realistico, freddo e imparziale. Non accusa, non assolve, non giudica: racconta. Racconta una delle più brutte pagine della storia contemporanea del nostro Paese. Lo fa mettendo in scena tutto quello che si sa della vicenda, comunicando emozioni strazianti ma non stucchevoli grazie all’interpretazione di un immenso Alessandro Borghi. Borghi qui non intepreta Cucchi: diventa Cucchi. Un Cucchi che non viene presentato come un santo, ma come quello che era: una persona. Con difetti e debolezze, ma comunque una persona, che non meritava una fine tanto orribile. Regia algida, fotografia gelida e un dolore palpabile. Da guardare, che sia in sala o su Netflix. Fa male ed è giusto che lo faccia.”

MovieBlog- 623: recensione L’Uomo che Uccise Don Chisciotte
“Un film che è diventato leggenda molto prima di uscire nelle sale. Un esempio titanico della cinematrafia di Gilliam, limpido ai limiti della perfezione e magistralmente diretto e interpretato. Adam Driver è perfetto per il ruolo, così come Jonathan Price, ma il punto di forza è la sceneggiatura: la rivisitazione di un classico della letteratura. La rivitalizzazione di un genere. Una metafora del superomismo. Il racconto di un uomo che ritrova sè stesso. la ricerca di un’illusione tra le pieghe della realtà. La disperata ricerca della vera identità di sè stessi. Molti sono i livelli di lettura a cui la pellicola si presta e nessuno è sbagliatoo: ci si può trovare di tutto oppure solo goderselo a livello superficiale, è la degna conclusione di un’odissea durata venticinque anni. Da vedere assolutamente.”

MovieBlog- 627: recensione Pupazzi Senza Gloria
“Ignobile. Un’accozzaglia di gag mal costruite, basate su volgarità lasciate a briglia sciolta e insensate, L’idea di base potrebbe anche essere carina, ma Bryan Henson non è in grado di dare una reale direzione al suo film e lo lascia naufragare nelle alte acque dell’idiozia più totale. Il doppiaggio di Maccio Capatonda sarebbe anche interessante, se non fosse che hanno adattato i dialoghi al suo umorismo, che è diverso rispetto a quello delf ilm. Melissa McCarthy, lei invece sembra impegnarsi semre di meno.”

Da come si può notare dagli esempi i commenti non solo sono più analitici, ma risultano dei veri e propri riassunti delle recensioni di Mattia con la differenza che mancano i dettagli. Se quindi una delle più grandi lamentele del recensore era quella che molti leggevano solo i voti senza guardare i video, attraverso il suo nuovo modo di scrivere i commenti in descrizione non sta facendo altro che accontentare ancora di più queste persone che in tale modo adesso possono pure sapere i motivi per cui il film lo apprezza o viceversa. L’unica soluzione per fare in modo che tale gente veda anche i suoi lavori è togliere i commenti e fare di nuovo i flashvic in modo tale da accontentare tutti, sia coloro che riescono a guardare le recensioni lunghe e sia coloro che vogliono quelle corte. Nel caso Mattia non sia interessato a ciò allora tanto vale togliere i commenti in descrizione e basta, perché essi non hanno risolto il problema, lo hanno solo aumentato.

 

(articolo scritto e curato da Andrea Barone)

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